Il Cai Strada Storta ricorda Pino Negri, l’alpinista che conquistò la parete ovest del Cerro Torre

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Nel ricordo di Pino Negri, 24 anni dopo la scomparsa

Uomo schivo, amante delle montagne più delle parole, ha lasciato un segno profondo in chi ha avuto il privilegio di conoscerlo

LECCO – Sono passati ventiquattro anni dalla scomparsa di Pino Negri, ma il suo ricordo rimane vivo e potente tra gli appassionati di montagna e nella comunità alpinistica lecchese. Oggi, come ormai da tradizione, l’associazione CAI Strada Storta celebra una messa in sua memoria: un momento di raccoglimento che, da tantissimi anni, unisce amici, familiari e compagni di cordata per onorare l’uomo e l’alpinista.

Pino Negri è stato protagonista di una delle imprese più leggendarie della storia dell’alpinismo. Era il 13 gennaio 1974 quando, insieme ai compagni dei Ragni di Lecco – Casimiro Ferrari, Mario Conti e Daniele Chiappa – realizzò la prima salita assoluta della parete ovest del Cerro Torre, una delle montagne più misteriose e affascinanti della Patagonia. Un’impresa che molti consideravano impossibile, tanto da essere circondata da un’aura quasi mitica.

Pino Negri, Casimiro Ferrari e Mario Conti sulla vetta del Cerro Torre (foto Ragni di Lecco)

Uomo schivo, amante delle montagne più delle parole, ha lasciato un segno profondo in chi ha avuto il privilegio di conoscerlo. La sua memoria oggi vive non solo nei racconti, nelle fotografie e nei libri, ma anche nelle giovani generazioni di alpinisti che si ispirano al suo esempio, di cui ogi ha reso testimonianza il nipote Ragno, Lorenzo Negri.

La celebrazione odierna è molto più di un ricordo: è una festa, come la definiscono i promotori. Una festa della montagna, dell’amicizia, del coraggio e della passione. L’associazione CAI Strada Storta, che da tantissimi anni promuove questo evento, rinnova il suo impegno nel custodire e tramandare la memoria di Pino, facendo della sua figura un ponte tra passato e futuro.

Nel silenzio delle vette e nel fruscio del vento che accarezza le pareti di roccia, il nome di Pino Negri continua a risuonare. E in ogni salita, in ogni passo verso l’alto, c’è ancora un po’ della sua forza.

I  parenti ringraziano la comunità di Acquate, il parroco Don Walter Magnoni , il coro Sangiorgio, l’associazione CAI Strada Storta promotrice con tantissimi volontari e gli sponsor.