Le Vie del Viandante: “Un cammino da record: è ben segnalato e completamente in sicurezza”

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Sara Zanni, Alberto Conte e Federica Farassini

Alberto Conte illustra sul campo tutte le potenzialità del percorso

Da San Bernardino a Milano, il futuro del turismo lecchese passa anche da qui

LECCO – Dall’interesse sempre maggiore per il viaggio lento e meditato, concepito per liberarsi dallo stress quotidiano, è nata l’idea di presentare tutte le potenzialità del cammino “Le Vie del Viandante”, 220 Km da percorre a piedi da San Bernardino (Svizzera) a Milano, passando dalla magnifica sponda lecchese del lago e seguendo il corso dell’Adda.

In tempo di covid, poiché non è stato possibile organizzare educational rivolti a operatori turistici, si è pensato a un viaggio-evento per promuovere e valorizzare il cammino (che sarà completamente percorribile tra pochi mesi), per far conoscere al visitatore le realtà dei luoghi attraversati e le potenzialità del percorso, in termini di benessere per il corpo e per lo spirito. Il protagonista è in assoluto il territorio, raccontato da coloro che hanno deciso di investire su di esso.

Alberto Conte con Orietta Colturri e Carlo Montisci del progetto Le Vie del Viandante

Alberto Conte, fondatore dell’associazione Movimento Lento e di ItinerAria (riconosciuta come “Expert partner” dall’Associazione Europea delle Vie Francigene e da Garmin, prima e unica azienda italiana fornitrice di tecnologie iscritta all’Adventure Travel Trade Association) e Sara Zanni, guida escursionistica e archeologa, sono partiti il 1° settembre per  percorrere l’intero itinerario de Le Vie del Viandante e ieri, lunedì, hanno fatto tappa a Lecco.

In un incontro organizzato a Palazzo delle Paure i due viaggiatori hanno restituito le impressioni e il lavoro svolto durante questa prima parte di cammino, un percorso su cui partner pubblici e privati (capofila il comune di Lecco) stanno puntando fortemente per creare un prodotto turistico da mettere sul mercato quanto prima.

“Anche a causa del covid stiamo vivendo un periodo di cambiamento e cammini come questo, nel estate appena trascorsa, sono stati letteralmente presi d’assalto dai turisti – ha detto Conte -. In questo viaggio-evento stiamo analizzando il prodotto sotto vari aspetti per capire se tutto funziona. Accanto a questo stiamo conducendo uno studio del marchio per creare un brand book oltre al sito dove poter scaricare mappe in Pdf e tracce Gps. Da qualche settimana, poi, è stata lanciata anche una App del cammino che utilizza tecnologie già collaudate e che è possibile integrare con le mappe dei vari sentieri dei comuni che incrociano il cammino”.

Creare un circolo virtuoso con l’obiettivo di non rivolgersi solo al viandante che si ferma una notte nel posto tappa ma creare un turismo più stanziale che possa fermarsi più giorni, aspetto che sulla Via Francigena, ad esempio, sta avendo già un gran successo.

Alberto Conte protagonista del viaggio-evento

“Le Vie del Viandante mette in fila una serie di cammini già esistenti, tutti ben segnalati e, cosa più importante, completamente in sicurezza – ha continuato Conte -. Si tratta di un percorso dei record perché tantissime tappe intermedie sono raggiungibili con diversi mezzi pubblici, treno, bus e, aspetto su cui punterei molto, anche battello. Altro punto a favore non indifferente, il cammino è ben collegato a Milano”.

“Uno svantaggio, invece, è il costo medio della camera a notte – ha detto -. Questo non vuol dire che bisogna rincorre altri cammini dove il pernotto costa meno, sarebbe sbagliato. Bisogna farlo diventare un elemento distintivo magari puntando su pacchetti che prevedono brevi tratti (tre giorni di cammino e due notti). Oppure bisogna rivolgersi a un pubblico specifico, ad esempio il camminatore internazionale potrebbe essere il target in una prima fase”.

Un prodotto di viaggio slow che punta sulla qualità e sulle peculiarità del territorio partendo da cultura ed esperienza enogastronomica. Le Vie del Viandante può rappresentare qualcosa di nuovo nell’offerta turistica del panorama italiano.

Alberto Conte e Sara Zanni, con l’aiuto di Federica Farassini, stanno documentando il viaggio tramite fotografie, video e testi, che vengono pubblicati anche in diretta sulle pagine Facebook e Instagram Le Vie del Viandante, Movimento Lento, Io Cammino in Italia, Via Spluga, Montagne Lago di Como, North Lake Como, San Bernardino – Mesolcina – Calanca, Riserva Naturale Pian di Spagna, Infopoint Lecco e sulle pagine social degli operatori che vorranno aderire nel corso dell’evento.

“Abbiamo preparato anche una segnaletica super collaudata sulla Via Francigena: adesivi con due bande bianche e blu e il logo del cammino che abbiamo cominciato a posizionare lungo il cammino su pali metallici già esistenti. Si tratta di un sistema agile e molto economico però d’impatto su chi percorre i sentieri che incrociano il cammino”.

L’idea è quella di cominciare a lanciare il cammino che, covid permettendo, sarà completato nel prossimo inverno. Accanto a questo c’è il grandissimo lavoro di promo-commercializzazione perché questo prodotto, nel concreto, possa avere uno sbocco turistico e quindi possa portare reddito al territorio. Una semplice idea di vacanza deve diventare qualcosa che va sul mercato ed è acquistabile, ma per farlo serve la collaborazione di una miriade di soggetti tra imprese, enti pubblici, enti privati e associazioni del territorio.

Il punto sul collegamento Lecco-Abbadia

Una ferita aperta da troppo tempo, così è stato definito il tratto di Sentiero del Viandante che collega Lecco e Abbadia. Di fatto l’ostacolo più grande da superare per rendere fruibile Le Vie del Viandante. A breve però non sarà più così: nei mesi scorsi sono già iniziati i lavori per superare questo nodo strategico nei 220 Km del cammino.

“Questo progetto ambizioso ha consentito di abbattere un diaframma che persisteva da molti anni – hanno detto Sergio Poli (Ersaf) e Katiuscia Vassena (Comune di Lecco) -. Un lavoro di cantieristica non indifferente, ma siamo circa a metà dei lavori. Il tratto da Lecco all’Orsa Maggiore è a posto, manca la parte più impegnativa che presuppone opere di carpenteria e messa in sicurezza. Si tratta della parte che deve superare la ferrovia e le canne delle gallerie della SS36 all’altezza dello svincolo di Abbadia per raggiungere la spiaggetta. Verranno posizionate delle reti paramassi e una scaletta. La settimana prossima riprenderanno i lavori e, salvo imprevisti, per l’inizio dell’inverno l’opera dovrebbe essere completata”.