Servirà al Soccorso Alpino durante gli interventi di salvataggio
A finanziarla le donazioni raccolte dalla famiglia Pandiani. Il CAI Grigne: “Con questa barella, rafforzato il presidio sulle nostre montagne”
MANDELLO – Il consiglio del CAI Grigne Mandello quasi al completo, i membri del Soccorso Alpino capeggiati da Massimo Mazzoleni (capostazione di Lecco) e i familiari di Gianni Pandiani, morto lo scorso gennaio nei boschi di Somana colpito da una pianta che stava tagliando: tutti loro hanno riempito la sede della sezione mandellese in via Riva dell’Ospizio lo scorso venerdì per condividere un momento che, nonostante la sofferenza per il profondo vuoto lasciato da Gianni, ha avuto il sapore della solidarietà perché da questa perdita si è riusciti a collocare presso il Rifugio Elisa, di proprietà del CAI Grigne, una barella portantina di emergenza che potrà essere sfruttata dal Soccorso Alpino durante le operazioni di salvataggio in quota, acquistata grazie ai fondi raccolti dai familiari di Gianni.
Doppia finalità del progetto far risparmiare le forze ai soccorritori e dare supporto alla comunità.
“Ringraziamo innanzitutto la famiglia Pandiani per questo gesto: da un evento luttuoso quale la morte di Gianni, avvenuta un anno fa, è nata un’idea che ha portato qualcosa di utile alla comunità e alla salvaguardia delle persone, come questa barella – ha preso parola il Soccorso Alpino -. Con l’appoggio del CAI Grigne siamo riusciti a posizionarla al Rifugio Elisa, collocazione che renderà, qualora dovessimo impiegarla, un intervento più tempestivo da parte nostra, anche in occasione del Trofeo delle Grigne (manifestazione podistica non competitiva che si svolge ogni anno a ottobre) per il quale, tutti gli anni, abbiamo dovuto trasportare la Toboga fino all’arrivo in Elisa. Lasciandola in rifugio, riusciremo a salire più veloci e leggeri. Ricordiamo che una barella vuota pesa 18 kg e ci vogliono almeno tre tecnici per portarla in salita, mentre una corda si aggira suoi 6-7 kg”.
Oltre alla barella, costata 2800 euro e già disposta vicino alla legnaia del Rifugio Elisa, a disposizione del Soccorso Alpino anche una corda statica di 100 metri e una dotazione di presidi sanitari.
Poi è toccato al CAI Grigne prendere parola. Il sodalizio, oltre a ringraziare unitamente al Soccorso Alpino tutti coloro che hanno effettuato donazioni, ha voluto sottolineare come questa barella “rappresenti un presidio di sicurezza per chi frequenta le nostre montagne. Siamo contenti perché andiamo a bissare quanto fatto l’anno scorso con l’installazione del DAE, sempre al Rifugio Elisa. Come CAI il messaggio che intendiamo mandare è che andare in montagna si porta appresso un rischio. Capita spesso di vedere persone indossare un abbigliamento inadeguato o poco qualificate per raggiungere certi contesti. La possibilità di avere un presidio rafforzato è un valore aggiunto”.
Da ultimo consegnata alla moglie di Gianni, Erica Torri, la targa espressione di gratitudine per il contributo dato alla creazione della postazione di soccorso verso la famiglia e tutti i benefattori. Presenti in sede anche il figlio Alessandro Pandiani, il fratello di Gianni, Giulio, e altri membri del nucleo familiare. Terminate le formalità, è seguito un piccolo rinfresco.
Gianni, in questo modo, non sarà mai dimenticato.