Nuova spedizione per i Ragni, obiettivo le cime Bhagirathi

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Da sinistra: Fabio Palma (presidente dei Ragni di Lecco), Matteo della Bordella, Luca Schiera e Virginio Brivio, sindaco di Lecco

 

LECCO – I tre Ragni Matteo Della Bordella, Luca Schiera e Matteo De Zaiacomo pronti per una nuova sfida che li porterà in India per affrontare le immense pareti del Bhagirathi, nello stato himalayano del Garwhal.

50 giorni di spedizione – dal 16 agosto, data della partenza, al 7 ottobre – durante i quali i tre metteranno alla prova la loro capacità alpinistica per conquistare la vetta del Bhagirathi IV, 6193 m di quota : l’ostacolo da superare è un pilastro verticale di 800 metri sull’inviolata parete Ovest del massiccio.

 

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“L’idea ci è venuta guardando le fotografie di queste magnifiche montagne – ha raccontato Matteo Della Bordella durante la presentazione della spedizione avvenuta questa mattina presso il Comune di Lecco, alla presenza del compagno Luca Schiera (classe 1990) e del presidente dei Ragni Fabio Palma – dopo il Pakistan e la Groenlandia ci piaceva l’ida di scalare pareti verticali e difficili in alta quota, in un ambiente che fosse alpino e isolato allo stesso tempo. I Bhagirathi sono davvero un ambiente diverso e nuovo: a mio avviso si tratta dei alcune delle più belle big wall del mondo”.

 

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Le cime Bhagirathi, obiettivo della prossima spedizione dei Ragni (foto Daniele Nardi)

 

Lungi dall’essere “vergini”, le montagne del gruppo Bhagirathi sono state teatro di importanti ascese che hanno scritto le pagine dell’alpinismo mondiale dagli anni ’80 a oggi: tra le ultime, una nuova via sul Bhagirati III (6457 m) aperta nel 2011 da Daniele Nardi e Roberto delle Monache. Ancora “irrisolto” tuttavia il problema della Ovest del Bhagirathi IV, mira dei giovani maglioni rossi.

È pronto anche Luca Schiera, per la quinta volta compagno di Della Bordella (con lui il giovane erbese aveva firmato la prima salita della parete Ovest della Torre Egger in Patagonia, quindi la Torre di Uli Biaho, la Nameless Tower e la Grande Torre di Trango in un’unica spedizione): “Sono montagne bellissime e la nostra è una sfida importante, speriamo di avere un po’ di fortuna”.

Già perché tra alta quota, imprevedibilità del tempo e altri fattori i tre alpinisti dedicheranno alla salita vera e propria – rigorosamente in libera, almeno questo è l’auspicio – il mese di settembre.

Pronto anche un piano di riserva, nel caso in cui le cose sul Bhagirathi IV non dovessero andare: “Il Bhagirati III – ha spiegato Della Bordella – ha un problema in termini di arrampicata libera, falliti i tentativi fin’ora avanzati, tra gli altri, dai fortissimi fratelli Pou. Ci hanno parlato di condizioni di roccia rare a 6000 m di quota, diciamo che sarebbe bello metterci le mani e allo stesso tempo concludere qualcosa in libera. Il posto si presta a tante possibilità – ha concluso – il team c’è, stiamo bene fisicamente e siamo pronti”.

Diverse le salite di “riscaldamento” effettuate nei mesi scorsi dai tre alpinisti per preparasi al meglio alle condizioni climatiche e alla quota delle cime himalayane: tra le mete prescelte non poteva mancare il Monte Bianco – sul quale i tre hanno compiuto la Jori Bardill sul Pilone Centrale del Freney  – ma anche il Badile e la Marmolada.

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Arianna Colliard

I tre saranno accompagnati da Arianna Colliard, a cui sarà affidata la parte “documentaristica” della spedizione: la ragazza, classe 1983 di Aosta, aveva già firmato il film “Le montagne non finiscono là” girato in Patagonia nel 2013 e “Uli Biaho”. Grazie alle sue ottime capacità alpinistiche accompagnerà i tre Ragni durante la spedizione per fare foto e riprese.

Visibilmente soddisfatto il presidente dei Ragni Fabio Palma, che ha dichiarato: “Si tratta di una spedizione difficile, su una parete inviolata ma sono sicuro che i nostri ragazzi sono preparati: ancora una volta i Ragni portano in giro le cose belle e il nome di Lecco nel mondo”.

“La città è orgogliosa  – ha infine detto il sindaco Brivio ai due Ragni prossimi alla partenza (assente De Zaiacomo) – contribuite a mantenere viva una tradizione a tutti gli effetti ancora nostra. Spero che il senso di questa sfida, avendola così presentata, possa raggiungere ed affascinare anche tutti i non addetti ai lavori”.

I maglioni rossi saranno impegnati anche in un’altra spedizione, anticipata dal presidente Palma: protagonisti sono Lorenzo Festarozzi e Silvano Arrigoni che a fine luglio partiranno alla volta del Perù per conquistare l’Jirishanca nelle Ande del Perù – obiettivo centrato nel 1969 da Casimiro Ferrari, Riccardo Cassin e Gigi Alippi – salendo per un’altra vita.