Tre interventi in tre giorni per la stazione Valsassina – Valvarrone del Soccorso alpino per soccorrere i fungiatt
L’appello e i consigli di Alessandro Spada: “Prudenza e attenzione nei boschi, dove è più difficile l’individuazione delle persone da aiutare”
VALSASSINA – Tre interventi in tre giorni per prestare soccorso a fungiatt finiti in zone boschive impervie. Tanti ne hanno effettuati gli uomini del Soccorso Alpino, stazione Valsassina – Valvarrone, alle prese in questi giorni con interventi anche lunghi e complessi per aiutare cercatori di funghi in difficoltà a causa di cadute o di perdita dell’orientamento.
“La stagione dei funghi è iniziata da una settimana circa e abbiamo già dovuto confrontarci con diverse uscite” puntualizza Alessandro Spada, a capo della stazione Valsassina – Valvarrone. Mercoledì la prima chiamata per aiutare un fungiatt finito in un canale nella zona di Sant’Ulderico a Casargo: illeso, non riusciva più autonomamente a trovare il sentiero. Giovedì una nuova chiamata, questa volta nei boschi sopra Margno, per soccorrere un altro appassionato di porcini finito fuori sentiero. E oggi, venerdì, un’altra uscita per aiutare un altro estimatore dei funghi nella zona del Monte Legnone a Colico.
“La raccolta di funghi può essere una pratica piacevole oppure un momento critico se non si tengono presenti le regole basilari dell’andare in montagna – continua Spada -. Bisogna prestare sempre attenzione ed essere più prudenti ricordandosi che queste uscite comportano l’utilizzo di molto personale volontario spesso anche per diverso tempo”.
Spinto dalla volontà di ricerca, il fungiatt spesso e volentieri si avventura fuori dai sentieri, perdendo sovente anche la bussola dei propri spostamenti. “Non sempre poi nei boschi c’è piena copertura con i cellulari, e di conseguenza, questi interventi possono diventare difficili perché ci vuole molto tempo a individuare la persona da soccorrere finita per lo più in posti raggiungibili esclusivamente a piedi”.
Un’attività, quella del soccorso ai fungiatt, che va ad affiancarsi a quella di routine del Soccorso alpino, particolarmente intensa in estate quando le lunghe giornate e il clima caldo spingono a effettuare escursioni e gite in montagna. Solo ieri, per fare un esempio, i tecnici della Stazione Cnsas di Valsassina – Valvarrone, XIX Delegazione Lariana, sono stati allertati alle 22.30 all’Alpe Giumello, a Casargo, per un ragazzino che aveva riportato la lesione di una spalla mentre era con un gruppo di coetanei. Sul posto anche l’elisoccorso di Brescia di Areu abilitato per il volo notturno perché ormai era buio, che lo ha portato in ospedale. E oggi, verso le 11 al Passo del Toro, nel comune di Introbio, le squadre hanno recuperato una ragazza con una sospetta frattura alla caviglia. Sul posto anche l’elisoccorso di Bergamo.
“Mi sento di rivolgere un appello a tutti gli amanti dei funghi. Siate prudenti e attenti. Lasciate sempre informazioni sulla destinazioni ai parenti o amici”. Importante anche l’utilizzo di applicazioni, su cellulari o altri dispositivi smart, per la georeferenziazione. “Ma il consiglio più importante è quello di usare la testa. Non mi stancherò mai di ripetere che ognuno può decidere dove andare e la meta che vuole, ma deve sempre usare la testa nel decidere come arrivarci” conclude Spada.