Miniere Piani Resinelli: presto un nuovo contributo da Regione

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Le miniere ai Piani Resinelli

Questo mese sottoscritta la convenzione per riconoscere il finanziamento di 35 mila euro

Sarà messo in sicurezza l’impianto elettrico e fatti interventi nei camminamenti

LECCO – Regione Lombardia, grazie al ‘Piano Fontana’, ha investito, dal 2022 a oggi, più di 7 milioni per valorizzare il patrimonio minerario dismesso, con l’obiettivo di creare dei veri e propri parchi geominerari. Durante la giunta regionale di oggi è stato approvato il nuovo regolamento volto a definire meglio le procedure per valorizzare ulteriormente l’ingente patrimonio regionale dei siti minerari, anche per le porzioni dismesse delle miniere ancora attive.

Per quanto riguarda le miniere dei Piani Resinelli sotto la competenza della Comunità Montana Lario Orientale Valle San Martino, entro il mese di novembre si procederà con la sottoscrizione della convenzione ai fini del riconoscimento del contributo di 35 mila euro. L’intervento finanziato consisterà nella messa in sicurezza di alcune tratte dell’impianto elettrico e interventi puntuali ritenuti critici nei camminamenti.

“Entrare nelle ex miniere – ha dichiarato l’assessore regionale all’Ambiente e Clima Giorgio Maione – significa fare un viaggio nel cuore della Lombardia. Ho provato personalmente ed è un’esperienza straordinaria. Abbiamo realizzato percorsi di valorizzazione scientifica, turistica, sportiva, culturale e sociale, nel rispetto delle necessità di conservazione e di tutela delle strutture. Ogni anno migliaia di persone visitano questi siti che sono fonte di conoscenza scientifica e soprattutto sanno suscitare emozioni straordinarie”.

Con la prima tranche di finanziamenti da quasi 6 milioni di euro, nel 2022, sono stati recuperati dodici siti: Lanzada (SO), Primaluna (LC), Collio (BS), Gorno (BG), Dossena (BG), Pezzaze (BS), Abbadia Lariana (LC), Schilpario (BG), Oneta (BG), Malonno (BS), Valtorta (BG) e Valvarrone (LC). Con il finanziamento del 2024, da circa 1.5 milioni, si sono aggiunte anche la miniera Quattrossi di Pisogne (BS) e la miniera di Besano (VA).

I fondi sono serviti, oltre che a mettere in sicurezza i siti e le vie di accesso, anche a finanziare mezzi per agevolare le visite, come trenini elettrici per accompagnare i visitatori, carrelli per persone con disabilità motorie. E’ stata inoltre finanziata l’installazione di simulatori virtuali per effetti visivi e sonori, proiettori, sistema audio diffusore, audio guide multilingue, realizzazione di filmati e documentari da proiettare.

La valorizzazione messa in atto da Regione Lombardia ha lo scopo di salvaguardare questi luoghi, che sono testimonianza della vita economica e sociale nella storia della nostra regione. I siti minerari non più attivi rappresentano una ricchezza culturale, tutelata con un’apposita legge regionale per la valorizzazione del patrimonio minerario dismesso e di promozione della rete nazionale dei musei e dei parchi minerari.

“Miniere, grotte e gallerie naturali – ha concluso l’assessore – hanno da sempre un fascino misterioso. Un passaggio dalla superficie della terra al sottosuolo che conduce inevitabilmente ad un contatto diretto con l’intima natura di un territorio. Sono state realizzate attività di comunicazione rivolte alle scuole e ai turisti italiani e stranieri”.