Tre escursioni per scoprire le meraviglie meno conosciute della Valsassina

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Valle dei Dongoli

I sassi rossi di Baiedo, la valle dei Dongoli e il giro ad anello tra gli alpeggi di Deleguaggio, Solino e Premaniga

VALSASSINA – La Valsassina offre paesaggi unici e diversificati, che spaziano da ambientazioni quasi extraterrestri a valli selvagge e panoramiche creste montane. Per chi desidera scoprire angoli nascosti e poco frequentati, queste tre escursioni, tra la natura rigogliosa e la storia di un territorio ricco di tradizioni, offrono l’occasione perfetta per immergersi in un’avventura all’aria aperta.

I sassi rossi di Baiedo: a spasso su Marte

Partendo dalla località Baiedo di Pasturo, il percorso verso i Sassi Rossi è un’esperienza unica che si snoda lungo una strada asfaltata con poco dislivello, rendendola accessibile a tutti. Dopo aver superato il B&B “Il Mirtillo”, si lascia la strada per imboccare una mulattiera che gradualmente si addentra tra boschi e prati, costeggiando recinti di animali e piccoli ponticelli. Il paesaggio, all’inizio ricco di vegetazione, muta improvvisamente una volta raggiunta la destinazione: una distesa di rocce rosse risalenti all’era Paleozoica, quasi un frammento di Marte incastonato nel verde della Valsassina. Dai Sassi Rossi, si può godere di una vista spettacolare su Introbio, Pasturo, lo Zucco Angelone e la Rocca di Baiedo. Il percorso, pur breve, regala una sensazione di evasione totale e un’atmosfera unica.

Cima di Ferrera: selvaggia Valle dei Dongoli

Per gli escursionisti alla ricerca di sentieri meno battuti, la Valle dei Dongoli offre un percorso selvaggio e panoramico che culmina alla Cima di Ferrera (1387 m). La partenza è da Maggio, località Fonte San Lorenzo, da cui si sale inizialmente lungo una strada sterrata per poi imboccare il sentiero verso Pra Marc e Ussola. Il tratto pianeggiante lascia presto spazio a una salita tra boschi di faggi e prati ripidi fino a raggiungere la vetta. Da qui si può ammirare una vista mozzafiato sulla Valsassina, con la possibilità di proseguire verso la Culmine di San Pietro o chiudere l’anello tornando a Moggio. Un percorso ricco di sorprese, tra boschi, radure con laghetti e scenari incantevoli, per una camminata di circa 1 ora e 45 minuti. Curiosità, Dongoli è il nome del torrente che scorre nella valle. Le origini del nome non sono certe: la radice –dong, in lingua celtica, potrebbe indicare una valle/depressione.
Il sentiero è consigliato ad escursionisti esperti.

Anello degli Alpeggi: Deleguaggio e Premaniga

Questo giro ad anello tra gli alpeggi di Deleguaggio, Solino e Premaniga è perfetto per chi ama le lunghe camminate e i paesaggi montani. L’itinerario parte da Premana, seguendo il torrente Varroncello fino a raggiungere l’Alpe Deleguaggio, situato a 1682 metri. La salita è impegnativa, con un dislivello di circa 900 metri, ma ripagata da una vista magnifica sulle montagne circostanti. Proseguendo, si attraversano canali e boschi fino a raggiungere l’Alpe Solino, una piccola gemma con un panorama splendido sulla Valvarrone. Da qui, il sentiero scende verso l’Alpe Premaniga, un vivace alpeggio che in estate si trasforma in una località di villeggiatura. Il ritorno a Premana può avvenire lungo la strada silvo-pastorale o un sentiero più veloce, chiudendo così l’anello di circa 5 ore. Il sentiero è consigliato ad escursionisti esperti.

Prima di mettersi in cammino consultare sempre il meteo e portare con sé tutta l’attrezzatura necessaria, compresa acqua e cibo. Valutare inoltre la propria preparazione fisica in rapporto al tipo di escursione che viene effettuata considerando: lunghezza del percorso, dislivello e grado di difficoltà. Per qualsiasi informazione contattare il Soccorso Alpino o la casa della Guide di Introbio “Mountain Dream Guide”.

Credit Photo: Giancarlo Airoldi, Federica Lassi