LECCO – Riceviamo e pubblichiamo:
“In merito all’organizzazione, in provincia di Lecco, del Servizio Idrico Integrato, il Partito Democratico ha espresso in passato, in diverse occasioni, la propria posizione sintetizzabile nei seguenti punti:
Piena condivisione dell’esito referendario che ha sancito la pubblicità del servizio idrico
Individuazione, in una Società di diritto privato e a capitale interamente pubblico, dello strumento più idoneo per la gestione del servizio in provincia di Lecco in quanto tale strumento è in grado di garantire la qualità e la trasparenza della gestione e la tempestività delle decisioni
Affidamento del servizio “in house” e applicazione del controllo analogo quali strumenti che rendono operativamente attuabili la gestione pubblica e il controllo da parte dei Comuni soci.
Partecipazione societaria dei Comuni in proporzione al rispettivo peso demografico
Più recentemente con gli Amministratori comunali di area PD, tenendo conto degli indirizzi sopraindicati e sulla base della situazione esistente, sono state condivise indicazioni più precise in ordine all’assetto societario definitivo e al percorso per conseguirlo.
In particolare la situazione attuale si presenta come segue:
Il servizio idrico è affidato provvisoriamente e fino al 31 dicembre 2013, alla Società Idrolario, partecipata dalla maggior parte dei Comuni lecchesi. Idrolario svolge il servizio attraverso un contratto con Idroservice che detiene le risorse necessarie a svolgerlo. Idrolario è anche Società patrimoniale. Idroservice è partecipata totalmente da LRH.
Idrolario è debitrice, per oltre 10 milioni, nei confronti di Idroservice ed è creditrice, per svariati milioni, nei confronti del fisco a causa di un credito IVA che potrà essere recuperato solo tra cinque o più anni e che è destinato ad aumentare progressivamente a causa della differenza di aliquota applicata sulle fatture emesse (10%) e sulle fatture pagate (21%).
Idrolario può ricorrere al credito bancario offrendo in garanzia gli introiti delle bollette mentre Idroservice potrebbe contare anche sulle garanzie offerte dalla Holding di cui fa parte.
Sia in Idrolario che in LRH i Comuni partecipano con quote non proporzionali al rispettivo peso demografico.
Per raggiungere gli obiettivi prefissati, e ribadito che l’inequivocabile indirizzo condiviso dagli Amministratori è per una gestione affidata in-house ad una società di primo livello, cioè partecipata direttamente dai Comuni e non inserita in una holding, è necessario ricondurre la gestione (know how, finanza, personale, attrezzature) in capo ad una sola società che sarà affidataria del Servizio idrico per un lungo periodo e che dovrà essere partecipata dai comuni lecchesi proporzionalmente al rispettivo peso demografico.
Si è ritenuto opportuno realizzare questo passaggio in due momenti: un primo periodo (breve) per attuare la fusione societaria e operativa tra Idrolario e Idroservice e per definire la convergenza di altre società che hanno competenza in materia idrica e che devono “cessare ” : AUSM,Valbe, ASIL e Consorzio ADDA ; successivamente il riconoscimento dell’autonomia della società e il riequilibrio delle partecipazioni dei comuni.
Si è ritenuto preferibile ricondurre la gestione in capo ad Idroservice in quanto essa già oggi svolge operativamente la gestione del serviziol e offre le più ampie garanzie di continuità del servizio stesso , può contare sul sostegno di una holding, attraverso la holding può recuperare rapidamente il credito IVA ripianando lo scoperto derivante dal credito verso Idrolario.
Nelle delibere e nei contratti di affidamento, a Idroservice, del Servizio Idrico per i prossimi anni saranno precisati tutti i tempi, i vincoli e le clausole necessarie a rendere la società partecipata direttamente dai Comuni con quote proporzionali al rispettivo peso demografico e per garantire la possibilità di controllo sulla gestione sia nella prima fase che nella fase definitiva:. In particolare:
indicazione dell’indirizzo strategico al Consiglio di amministrazione di LRH prima dell’affidamento del servizio
decadenza automatica dell’affidamento qualora nel capitale di LRH o di Idroservice entrassero soci privati
uscita di Idroservice da LRH entro due anni
obbligo, per Idroservice, di non distribuire eventuali utili ma di reinvestirli nel servizio
tenere conto da subito, nell’assunzione delle decisioni in Idroservice, del peso demografico dei soci
potenziare il potere di controllo dei comuni soci sull’operato degli amministratori”
Direzione provinciale PD