LECCO – Riceviamo e pubblichiamo:
“Da decenni ormai le nostre città sono costellate da ex aree industriali che a causa di precise scelte economiche unicamente volte all’aumento dei profitti degli investitori diventano vuoti scheletri di cemento abbandonati al degrado. Sia a livello nazionale che internazionale molti sono gli attori dell’associazionismo culturale e delle istituzioni che si impegnano in difficili progetti volti alla riqualifica di questi spazi, ossia a far rinascere al loro interno produttività, imprenditoria culturale giovanile, aggregazione, socialità e mutualismo. Sempre più spesso il mondo della cultura chiede alle istituzioni che venga convertita la destinazione d’uso degli spazi cittadini condannati alla speculazione edilizia a favore di progetti urbanistici utili alla collettività.
Da molti anni ormai i Lavoratori Leuci avanzano proposte serie e concrete di salvaguardia non passiva del proprio luogo di lavoro sia dal punto di vista produttivo che da quello della riqualificazione degli spazi: hanno avuto il coraggio di guardare al futuro, vestendo i panni dei protagonisti e dei veri attori del cambiamento produttivo, culturale e sociale di questo paese .
I Lavoratori hanno deciso di occuparsi in modo propositivo del futuro di quei giovani che con ostinazione non vogliono intraprendere nè la via di una nuova emigrazione, nè quella di un avvenire completamente senza tutele e diritti cercando in tutti i modi di mantenere l’occupazione. Hanno deciso di ridisegnare il destino dei lavoratori più anziani, affinchè non debbano continuare a veder sgretolarsi quel mondo di democrazia e dignità che con fatica, lotte e sacrifici negli anni passati è stato costruito.
Hanno deciso di lottare con grande disponibilità e dignità, oltre che per il proprio posto di lavoro, anche per i diritti di una intera categoria di lavoratori e per il diritto che tutti i cittadini lecchesi hanno di non vedere un’ area della propria città, una volta così produttiva e viva, destinata alla costruzione di strutture che spesso restano vuote e inutilizzate.
Anche il Comitato Provinciale Arci Lecco, come tutti coloro che da sempre seguono con passione le vicende Leuci, con grande dispiacere apprende che la proprietà, in questi ultimi giorni, ha con forza rifiutato tutte le proposte avanzate dai lavoratori.
Esprimiamo piena solidarietà ai Lavoratori Leuci e alle loro famiglie. Cogliamo l’occasione per rinnovare il nostro appoggio alle loro coraggiose ed innovative proposte per portare avanti un’ esperienza lavorativa “fatta non solo di professionalità ma anche di impegno civile” .
Il Comitato Provinciale Arci Lecco