LECCO – “La legislazione messa in campo da questo governo sull’immigrazione fa acqua da tutte le parti. Peccato che a pagarne le spese siano i Comuni e i cittadini. Lo conferma persino Morcone, interrogato questa mattina sullo scellerato decreto (il D.Lgs 142 del 2015) che impone ai Comuni di rilasciare carte di identità ai richiedenti asilo che poi in realtà si dimostrano in due casi su tre essere clandestini”.
Così, Paolo Arrigoni, senatore leghista componente del comitato Schengen che ha audito stamattina il capo dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione del ministero dell’interno, prefetto Mario Morcone.
“Ciò che si sta verificando in molti Comuni, che si è palesato in modo particolare a Cremeno (LC), e che ho voluto portare all’attenzione del Parlamento attraverso la seduta di stamane del Comitato Schengen, dimostra che nel sistema vi è una falla incredibile ed inaccettabile. Addirittura nessuno dal governo se la sente di escludere che il rilascio delle carte di identità ai richiedenti asilo (maggior parte clandestini) e a soggetti beneficiari di protezione, comporti di fatto il diritto all’accesso ai servizi di welfare comunali: casa popolare, assistenza sociale, trasporti, ecc., con costi incalcolabili. Non solo, dopo il rilascio della carta di identità -spiega Arrigoni – molti immigrati spariscono e il comune è costretto ad aprire una lunga e costosa pratica di irreperibilità per ognuno di loro. In tutto questo le cooperative che ‘gestiscono’ l’invasione con evidenti profitti non hanno nessun obbligo nei confronti dei comuni. Non smetteremo mai di denunciare le aberrazioni del sistema Renzi/Alfano e per questo abbiamo presentato una interrogazione (allegata) ed una mozione che sarà presto discussa nell’aula di Palazzo Madama affinché il governo modifichi subito questo vergognoso decreto”.