LECCO – “La sentenza di condanna del Tar nei confronti di Regione Lombardia ci riporta indietro di sette anni nelle giornate in cui Roberto Formigoni e la sua Giunta costrinsero Beppino Englaro al viaggio in Friuli” commenta Chiara Cremonesi, coordinatrice regionale di Sel Lombardia “Bene il risarcimento e la condanna, ma è chiaro che nessuna cifra potrà mai risarcire la famiglia Englaro della sofferenza e del dolore subito anche a causa delle istituzioni”.
“Ricordiamo con tristezza le dichiarazioni di Formigoni e le decisioni di Lucchina che, superando sia la volontà e la pietà umana del padre, sia le sentenze della Suprema Corte, ingaggiarono una vera e propria guerra oscurantista per impedire la sospensione delle terapie ad Eluana” conclude Cremonesi “Ora, anche grazie a questa sentenza, Regione Lombardia ha una occasione per invertire marcia. Si approvi in tempi brevi la legge di iniziativa popolare che istituisce il registro delle dichiarazioni anticipate di trattamento, uno strumento irrinunciabile di libertà e autodeterminazione”.
Eluana Englaro. SEL: “Tar ribadisce laicità delle Istituzioni”
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