LECCO – “Come ho ampiamente già detto , l ‘idea del bike sharing a Lecco è stata un idea ottima, ma forse prematura, troppo imprudente per una città non ancora predisposta vi abilmente a questa novità. E non è sicuramente una originalità o uno scoop giornalistico affermare che qualche soldino l’abbiamo effettivamente speso e che il ritorno sia stato quasi nullo.
È risaputo infatti che i ricavi provenienti dagli utenti quasi mai coprono i costi di gestione e di investimento, pertanto sarebbero necessari finanziamenti supplementari. Altre città europee lo finanziano con pubblicità ecc, ma sicuramente , vuoi per mentalità o per differente metodica logistica, il costo di gestione pur non essendo ricoperto in toto non assume l’aspetto del disastroso bilancio che si è rivelato a Lecco. Allora cosa fare ?
O trovare un finanziamento supplementare , proveniente dall’introduzione di un ecopass ( proposta ormai andata nel dimenticatoio ) oppure introdurre una tassa di soggiorno ( turisti che arrivano a Lecco, in pratica pochi centesi al giorno , che in un anno potrebbero rappresentare 70- 80 Mila euro ) accorciare il servizio nei periodi caldi ad esempio da inizio maggio a fine settembre , questo vorrebbe dire dimezzare il costo di gestione e finanziare senza mettere le mani nelle tasche del cittadino la favolosa idea del Bike Sharing, rimarrebbero ancora altri soldi da destinare ad altre questioni turistiche ( un bagno pubblico mobile autoipulente magari). Idee che bisognerebbe avere il coraggio di attuare naturalmente”.
Ezio Venturini
Capogruppo Consigliare Italia dei Valori