LECCO – Riceviamo e pubblichiamo:
“Egregio Direttore!
Come la mia amica Luigina, volontaria sull’Isola Viscontea, sono stata indecisa se intervenire o meno nel dibattito che riguarda il contesto del nostro volontariato. Ho pensato poi che la sua lettera fosse stata sufficientemente esaustiva e che essa aprisse uno scenario atto a trasformare una polemica in un confronto costruttivo. La risposta di “Qui Lecco libera” mi ha tolto questa illusione e mi ha punta sul vivo: il mio prezioso lavoro sarebbe strumentalizzato, addirittura in modo piuttosto clamoroso, da chi ha in testa soltanto il proprio tornaconto elettoral-personale!!!
A questa illazione replico come segue: Sono senz’altro ingenua, perché ancora credo che un altro mondo sia possibile, ma non da NON accorgermi se qualcuno mi vuole strumentalizzare o meno. Inoltre non ho nessuna intenzione di buttare via il mio tempo prezioso in qualcosa che non lo meriti.
Risiedo a Lecco da poco tempo e la scoperta dell’Isola avvenne quasi subito dopo il mio trasferimento e fu subito associata al rammarico che quel “bene” rimanesse inutilizzato, mentre la mia capacità visionaria volava verso la sua trasformazione in un luogo di eventi culturali, in una piazza a Lecco da aggiungere a quelle già esistenti. La mia visione però, senza Appello per Lecco, sarebbe rimasta tale.
Comprendo che a me è facile riconoscerne il merito. Un po’ perché per carattere e ricerca personale sono in grado di “accettare” ciò che di bello viene fatto anche da chi non condivide con me, pienamente o del tutto, le affinità elettive, un po’ perché venendo da fuori non sono “impastoiata” in “confronti” presenti e/o passati. Mi considero fuori dagli schemi, anche se la mia posizione, per alcuni “radicale”, è nota a tutti coloro che mi conoscono da vicino. L’amica Luigina si riferiva forse a me, quando accennava a “volontari, estimatori di Qui Lecco libera”..
Quindi…”Che fare”?
“Vigilare” è bene, richiedere la trasparenza anche. Avere una risposta legittimo. Sull’Isola non alberga nessuna paura perché non c’è veramente niente da nascondere. E non ci sono “interessi”, lo posso garantire. Le offerte fatte dai visitatori sono servite a pagare i vari lavoretti di manutenzione necessari e l’Isola è destinataria di doni (strumentazione per i lavori in giardino, ad esempio) fatti nel corso del tempo e da persone diverse. Noi volontari, adulti e vaccinati, mettiamo a disposizione il nostro tempo e la nostra professionalità, consapevoli di quello che stiamo facendo. E cosa ci possiamo fare se questo reca con sé anche della “notorietà”? Dobbiamo smettere di lavorare a questo progetto perché altri pensano che qualcuno lo faccia solo per farsi “bello”?
Il progetto ha un valore in sé e nessuno è escluso dal perfezionarlo ancora di più. Ogni contributo è accolto sempre con grande gratitudine. Lo sarebbe anche quello di “Qui Lecco Libera”.
Sarò lieta pertanto di fare da guida sull’isola che finalmente c’é e che spero, superato questo momento di difficoltà, decolli come spazio aperto alla collettività, fruibile sempre, in qualsiasi stagione dell’anno e con qualsiasi tempo atmosferico”.
Cordialmente
Lia Giudici