LECCO – “In questi giorni stiamo assistendo ad un concitato balletto politico/mediatico sull’importante questione dell’amianto presso l’area ex Leuci . Non vorremmo che molte prese di posizione dell’ultim’ora fossero dettate più da contrapposte convenienza partitiche che da un’effettiva volontà di risolvere il problema.
Affermiamo ciò in ragione del fatto che noi Promotori del percorso “CITTADELLALUCE” abbiamo posto da tempo, ed in un crescendo partecipativo “dal basso”, la questione del riutilizzo virtuoso dell’area in ragione anche della perdurante ( per ora?) destinazione urbanistica mantenuta produttiva, anche grazie ai nostri sforzi.
Dopo un impegnativo percorso di ulteriore aggregazione che ha visto aderire molte realtà composite del nostro territorio , abbiamo indetto recentemente a tale scopo una riuscitissima conferenza stampa, riportata con rilievo da tutti i media locali, dove, tra le altre cose, invitavamo tutto il cosiddetto “Sistema Lecco”, nelle sue varie componenti a partire dal Consiglio Comunale, ad un pubblico dibattito sulla questione complessiva dell’area ( ben oltre il problema amianto, pur importante ), fornendo da parte nostra un contributo d’idee e di progetti abbozzati.
Non abbiamo registrato, speriamo solo per ora, alcun formale interessamento e quindi con rinnovata forza, vista la sua ineludibile paradigmaticità, aggravata dalla questione amianto, chiediamo a tutti di porre il complessivo riutilizzo virtuoso dell’area Leuci tra le priorità dell’agenda lecchese e del suo territorio. Anche in relazione alla finalizzazione delle numerose altre aree ormai dismesse.
Ricordiamo che, tra le altre cose, questa priorità è sancita da un documento ufficiale della Regione che indicava, dopo una perlustrazione nelle varie provincie, tra le nostre priorità territoriali la “valorizzazione” dell’area ex Leuci, subito dopo quella dell’ ex pizzeria “Wall Street, ormai realizzata.
Attendiamo reali manifestazioni d’interesse all’intera vicenda.
Noi siamo, da sempre, ben disponibili al confronto purchè concreto e costruttivo”.
I Promotori della “CITTADELLALUCE”