“‘Ndrangheta a Lecco: chi la combatte?”

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Roberto Fumagalli
Roberto Fumagalli

LECCO – “Egregio Direttore,

leggo con molto sconcerto le ultime di cronaca su Lecco e territorio.

Le recenti condanne per associazione mafiosa attestano che, da 30 anni a questa parte, la ‘ndrangheta non ha MAI lasciato il nostro territorio: chi non lo sapeva non può cavarsela con un bagno di ingenuità! Perché chi, ricoprendo una carica istituzionale, si è prestato – in vari modi – nella vicenda del Lido di Parè, più che ingenuo è, a mio giudizio, politicamente squalificato.

Per questo è grave che alcune forze politiche (il PD in primis, insieme ad altre civiche) difendano ancora (politicamente parlando) i due sindaci nel “mirino”: l’attuale di Lecco, non indagato, e l’ex di Valmadrera condannato a 2 anni per turbativa d’asta.

E proprio al PD, ma anche alla Lega (che oggi chiede le dimissioni di Brivio, ma che, prima di questo, ha governato la città per più di 15 anni) chiedo: cosa (non) hanno fatto, IN CONCRETO, per creare gli anticorpi contro la presenza mafiosa in città?

Aspetti direttore, vedo adesso che una risposta già c’è: per risolvere i problemi della malavita a Lecco, si daranno le pistole ai vigili! Però, appena il tempo di pensarci ma così sembra che per i nostri politici il problema principale non sia la criminalità organizzata (che di certo non si combatte con le pistole…), ma la micro-delinquenza o magari i venditori abusivi. Ah ho capito, non cambia nulla: forti coi deboli e deboli coi mafiosi!

Saluti

Roberto Fumagalli

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LA RISPOSTA DI PINO POGLIANI:

Egregio direttore,

il sig. Roberto Fumagalli, che non conosco, chiede cosa mai abbia fatto la Lega contro la criminalità negli anni in cui ha amministrato la Città di Lecco.

A malincuore, ma per rispetto della storia, devo ricordare che il primo sindaco della Lega, nel 1993, chiuse ben otto esercizi commerciali legati alla criminalità organizzata, i cui immobili furono in seguito confiscati, facendo scalpore a livello nazionale. Per timore di rappresaglie fu concessa la”protezione prefettizia” a lui, moglie e figlia!

Non so se il sig. Fumagalli sia poco informato, smemorato o in mala fede, ma mi permetto di consigliargli il sistematico consumo di pesce, rigorosamente del nostro golfo: è un toccasana!

Grazie e buon lavoro.
Pino Pogliani