LECCO –Riceviamo e pubblichiamo:
“In un documento della segreteria Camerale del 1 dicembre 2011, la CGIL di Lecco esprimeva la propria contrarietà al permanere, nell’ambito di Lario Reti Holding, società non direttamente controllata dai Comuni, della gestione del servizio idrico lecchese, in contrasto con i risultati del referendum del 12 e 13 giugno 2011, nel quale i cittadini hanno chiaramente espresso la volontà che l’acqua e la sua gestione rimanga pubblica evitando rischi di parziale o totale privatizzazione.
In quel documento la segreteria della CGIL di Lecco chiedeva la costituzione di una società interamente pubblica, di proprietà dei Comuni e da essi direttamente orientata, che assumesse l’intero ciclo dell’acqua a livello territoriale, sia da un punto di vista della rete che della gestione del servizio, attraverso l’uscita di Idroservice da LRH e la sua confluenza con Idrolario in una nuova società.
Successivamente il 5 luglio 2013 il CdA dell’ATO, sulla base di un documento di indirizzo approvato dalla Conferenza dei Comuni il 14 maggio u.s, ha deciso di individuare in Idroservice srl la nuova società di gestione a cui affidare l’intero servizio idrico integrato lecchese, attraverso la sua uscita da LRH e sua trasformazione in società di primo livello controllata direttamente dai Comuni, assumendo anche gli attuali compiti e risorse oggi affidate a Idrolario.
Riteniamo che tale percorso per il quale sono previsti tempi certi, dovrà essere completato entro il 30 giugno 2014 e si confermino negli atti operativi, le modalità individuate al fine di evitare anche solo in via transitoria l’ingresso di quote societarie da parte di soggetti privati.
La Cgil di Lecco ha da sempre sostenuto che il Servizio Idrico va sottratto alle logiche di mercato, separandolo dagli altri servizi pubblici già in parte liberalizzti e soggetti a gara, e fatto rientrare nella potestà degli Enti Locali con l’obiettivo di organizzarlo dentro percorsi e modalità improntate alla democrazia partecipativa degli attori in campo a partire dalla cittadinanza e dai Comuni.
In questo senso il Comitato Direttivo della CGIL di Lecco, valuta positivamente la scelta assunta dalla maggioranza dei Comuni e dai livelli istituzionali e societari nei quali sono presenti perchè coerente con le proposta formulate dalla segreteria della CGIL di Lecco nel dicembre 2011.
Il Comitato Direttivo della CGIL di Lecco impegna la Segreteria a continuare il confronto istituzionale affinchè le decisioni assunte dalla maggioranza dei Comuni vengano concretizzate nelle forme, nei tempi e nelle modalità previste, garantendo cosi ai cittadini la certezza del ruolo pubblico nella gestione dell’acqua (che significa qualità del servizio, efficienza delle reti e risparmi sulle perdite d’acqua e sugli sprechi, tariffe controllate e reinvestimento delle risorse finanziarie per migliorare il servizio stesso) e nel contempo garantire ai lavoratori ed alle lavoratrici delle società interessate certezze sul loro futuro ed la conferma dei diritti contrattuali acquisiti”.
Direttivo provinciale CGIL Lecco