LECCO – Non c’è più Expo , ma i numeri si! E i numeri ci dicono che Lecco non é più la Cenerentola del Lario sul fronte turistico che ha virato decisamente verso politiche capaci di accogliere e sta accelerando sui temi dell’ospitalità, del riordino della città e dei trasporti.
In questi due anni si è visto un intervento manutentivo sulle strade come non si vedeva da decenni; marciapiedi rifatti, strade riasfaltate, nuovi itinerari pedonali, riordino viabilistico, restauri dei monumenti cittadini, interventi sul settore del trasporto dei passeggeri via lago, iniziative culturali e ricreative di buon livello, etc…
Solo chi non vuol vedere può disconoscere queste attività amministrative. Il Comune è in prima linea sulle politiche che promuovono una nuova idea di città che consente di creare un sodalizio tra la nostra storia imprenditoriale e manifatturiera che seppur faticosamente resiste e il futuro legato allo sviluppo dell’industria turistica. Sono ancora tante le operazioni che vanno fatte: un lido, un porticciolo, una ciclo pedonale degna di questo nome, l’incremento di strutture alberghiere e B&B, tuttavia, siamo sulla buona strada.
Considerato decenni di mancata manutenzione non si poteva che partire da un riordino generale.
Prima si sistemano le strade e i marciapiedi, si mettono in sicurezza gli itinerari, si apre ciò che serve e si chiude ciò che non serve o non si riesce a sistemare. Insomma si presenta una città con il biglietto da visita in regola. Non siamo ancora a questo punto ovviamente perché la situazione sociale un po’ in tutte le città è destinata a confrontarsi con i fenomeni migratori e dell’accoglienza, delle nuove povertà e anche, purtroppo, di una maleducazione e inciviltà dilagante che nonostante gli sforzi di rafforzare la video sorveglianza vede i vandali sempre attivi nelle loro demenziali attività .
Eppure la città si muove, anche sul piano della comprensione che qualcosa sta cambiando nella nostra vocazione e certe ostilità preconcette verso il turismo stanno cadendo giorno dopo giorno. Ci auguriamo che le persone, in particolare i giovani che conoscono le lingue, possano aiutare lo sviluppo dell’industria turistica investendo e facendo crescere l’interessamento dei viaggiatori verso la nostra città . Non abbiamo dubbi Lecco conserverà la propria anima industriale, ma da oggi si affacciano anche nuove opportunità di investimento e crescita sul versante turistico che vanno a creare un nuovo sodalizio che integra e arricchisce, positivamente, le prospettive economiche, sociali, culturali della nostra Comunità .
Appello per Lecco