LECCO – “Incominciai così il mio intervento in quel lontano ottobre del 2016 :Due anni fa mi misi a guidare un autobus per intraprendere un prezioso ed ambizioso percorso per condividerlo insieme ad altre persone, purtroppo pur conoscendo e sapendo benissimo dove arrivare, trovai tante fermate deserte, l’autobus era vuoto, nessuno voleva salire, il gasolio stava finendo, il percorso sempre più impervio. Provai allora a cambiar le dimensioni del cartello che segnava la destinazione in modo che qualcuno lo potesse distintamente vedere. Una persona, durante il mio faticoso ed estenuante tragitto mi fece un cenno di fermarmi, frenai bruscamente il mezzo e lo feci salire : era l’amico Magni.
Provammo a guidare insieme, ma trovammo ancora fermate deserte o meglio qualcuno era immobile alla fermata stordito ma curioso nella lettura del cartello di destinazione, ma forse non riusciva pienamente a capirlo, cercammo allora di rallentare la corsa per fare in modo di avere quella manciata di secondi per permettere a loro di vedere meglio , nulla da fare , pur aspettandolo ed invitandolo con l’aiuto della mano a salire non saliva , pensammo allora di cambiare colore dell’autobus aprire i finestrini, facemmo carburante e trovammo già alla prima fermata il Salvatore ……… Rizzolino che salì, accese l’aria condizionata, sistemò i sedili e con un megafono invitò la gente a salire , un interminabile lavoro di pazienza e di fatica ,un mosaico da comporre,ma lui bravo e meticoloso riuscì nell’intento , finalmente oggi arriviamo alla penultima fermata con tanti passeggeri a bordo, ma l’autobus non è ancora completo , aspetteremo un attimo per fare in modo che tutti possano consapevolmente salire e finalmente ripartiremo per arrivare alla quella ultima fermata ,all’ultima opportunità che ha questa città di riconoscere e garantire i diritti inviolabili dell’uomo e il diritto alla persona: il Registro delle unioni civili”
Tra i tanti amici che conosco e che si sono sposati negli anni non ho mai sentito dire: “che bello dai, sposiamoci, così finalmente potremo avere la reversibilità sulla pensione, fare l’ISEE insieme e decidere l’uno per l’altra in caso di ricovero ospedaliero. No niente di tutto questo ….ci si sposa e basta, perché ci si ama. Ci si sposa partecipando usualmente a un rito presieduto da un’istituzione facendo partecipare una comunità di parenti e amici che vede nella storia della coppia non un legame di chi si vuole bene, ma semplicemente e puramente amore . Una coppia di fatto non cerca benefici economici per l’affitto o l’abbonamento dell’autobus o non so per quale altra cosa , ma un riconoscimento sociale che non etichetti il loro amore come “legame affettivo”, ma come amore, autentico, vero, legittimo agli occhi della società e della cittadinanza.c ’è chi sostiene che la sessualità si deve esplicare nella piena libertà affettiva, svincolata da ogni regola biologica, sociale e culturale , o chi crede nella differenza biologica e genetica tra un uomo e una donna, presupposto fondamentale per mettere al mondo dei figli. Bisogna allora riconoscere ogni elemento e non distruggerne alcuno.
Per un bambino che si affaccia alla vita le opportunità migliori sono sicuramente offerte dalla differenza genetica. Interagire con un soggetto maschile e uno femminile e sperimentare da appena nato questa prima forma corporea di affetto che dà ad un bambino una prospettiva più ricca, una migliore opportunità per capire la varietà del mondo con le sue differenze.
E’ meglio che un bambino possa godere di entrambe queste forme di cura anche perché un bambino viene sempre al mondo da un uomo e da una donna.
Che ci piaccia o no per essere concepiti ci vuole un ovulo e indubbiamente uno spermatozoo ,la vita funziona così, attraverso il meraviglioso e fantastico miracolo della gravidanza .
Con quale diritto, allora , una coppia di omosessuali (maschi o femmine) chiede d’adottare un bambino?
Con quale diritto si pretende d’allevare un bambino dentro una visione distorta della vita cioè con due babbi o due mamme al posto di un papà e di una mamma?
Con quale diritto una coppia etero può “affittare” un utero all’estero ? (vietato peraltro dalla Legge 40 in Italia)
La verità è che le leggi dello Stato non possono ignorare le leggi della Natura, un bambino è un essere umano, un cittadino con diritti inalienabili ,ben più inalienabili dei diritti o presunti diritti di due omosessuali con smanie materne o paterne.Qui non c’entra l’amore, la possibilità di poter esprimere i propri sentimenti liberamente, la voglia di esternare la propria idea senza essere vittime di un assurdo pregiudizio. Il rispetto per chi ama è sacrosanto, ma a tutto deve conseguire una logica e il buon senso, un diritto inalienabile è un diritto inalienabile ,specialmente e soprattutto per un bambino : avere un papà e una mamma”. Però attenzione quando si tratta di bambini : “C’è un solo modo per affrontare una situazione: vivere la circostanza secondo la propria coscienza”.
Ezio Venturini