LECCO – “Un apparecchio per i denti è finito in gola, nei giorni scorsi, a ostruire le vie respiratorie di un alunno di una scuola primaria lecchese. Poteva morire, ma non è successo. Fortuna? Caso? Un colpo sulle scapole? No, merito degli insegnanti che hanno seguito i corsi di disostruzione pediatrica a cui tutti gli educatori dovrebbero sottoporsi, ma che non tutti decidono di seguire.
Sono proprio loro, gli insegnanti che hanno fatto volontariamente il corso e che “mettono le mani addosso” agli alunni per salvarli, in caso di ostruzione delle vie aree, che fanno la differenza.
Una differenza che può salvare una vita, sapersi muovere in modo adeguato in questi frangenti può rappresentare il confine tra la vita e la morte.
La legge regionale n 7 del 1 aprile 2015 non obbliga a seguire i corsi, quindi è lasciata alla libertà del singolo di aderire. La libertà di scelta va rispettata ma questo non ci impedisce di applaudire e ammirare tutti quegli insegnanti che hanno evidenziato,con straordinario impegno, la loro volontà di rendersi utili , meglio sarebbe dire indispensabili, anche in momenti in cui i nostri bambini rischiano la vita.
Un pezzetto di cibo, un nocciolo, un oggetto: può accadere in mensa come in aula o in giardino durante l’intervallo.
Eventi rari, certamente. Rari ma non impossibili. Noi pensiamo che sarebbe un gesto di grande, grandissimo valore civile favorire la diffusione e l’adesione ai corsi, gratuiti, per imparare le corrette manovre per la disostruzione delle vie aeree?
A scuola i nostri ragazzi passano molto del loro tempo. Appello per Lecco chiede a tutti gli interessati di intervenire per favorire la partecipazione ai corsi. Quale la differenza tra i corsi su emergenze, come la disostruzione delle alte vie aeree , e le esercitazioni sulle evacuazioni in emergenza di intere classi? Perché alcune obbligatorie e altre assolutamente facoltative?
Non chiediamo che anche questi aspetti formativi diventino obbligatori,ma che almeno siano sostenuti con forza da coloro che governano il mondo della scuola!
Al Provveditorato e all’Assessorato all’Istruzione del Comune di Lecco chiediamo di unire le forze e realizzare una campagna informativa costante, grazie alla quale si salvano vite umane.
” Chiamo l’ambulanza… non tocco un bambino perché ho paura delle conseguenze,,,non faccio il corso perché non è obbligatorio… non sono un medico non mi tocca salvare vite umane…” non devono diventare degli alibi. Pensiamo che una buona campagna per sostenere e motivare alla partecipazione ai corsi possa aumentare in modo significativo il numero delle persone che partecipano.
Sono tante le associazione che li organizzano. La partecipazione è, spesso, gratuita.
Chiediamo a tutti una riflessione prima di scegliere di non partecipare. Quando un corpo ostruisce le vie respiratorie, il non intervento porta a morte certa, l’intervento corretto appreso nei corsi alza la percentuale di sopravvivenza al 98%!”
Il Presidente di Appello per Lecco
Rinaldo Zanini