LECCO – “In questi mesi il dibattito in Lombardia sulla riforma del servizio sanitario regionale è accesissimo.
Si sta animatamente dibattendo per quanto riguarda la organizzazione delle ASL e delle Aziende Ospedaliere, che subiranno profondi cambiamenti. Si stanno immaginando modelli organizzativi sostenuti e motivati non più dai confini provinciali; alcuni Ospedali diventeranno più grandi, con l’obiettivo di rispondere a esigenze di territori molto vasti; per altri, più piccoli, sarà disegnata una prospettiva – non meno intrigante e nobile – di maggiore radicamento su territori meno vasti.
Ovviamente gli Ospedali più grandi avranno più risorse umane e beneficeranno di investimenti in tecnologia di ultima generazione e adeguata ad affrontare una casistica destinata ad essere più complessa e numerosa; gli Ospedali più piccoli dovranno integrare più specificamente gli aspetti curativi e sociali della Medicina.
L’Azienda Ospedaliera della Provincia di Lecco, per le sue dimensioni, le specifiche capacità assistenziali per ampi bacini di utenza ( cardiochirurgia, terapia intensiva neonatale, neurochirurgia, centro trasfusionale, ecc. ecc…..) e le sue prestazioni di eccellenza ( secondo gli indicatori AGENAS, quello di Lecco è il quarto miglior ospedale del Paese) può sostenere un ruolo nella nuova organizzazione regionale che consenta di registrare ulteriori progressi e acquisire nuovi e più avanzati equilibri tra ospedali e territorio.
Perché questo abbia probabilitá di realizzarsi è necessario che tutte le forze politiche, le organizzazioni sindacali, le associazioni di categoria del nostro territorio facciamo sistema e squadra sostenendo a tutti i livelli il comune patrimonio di risorse umane, conoscenza, esperienza e tecnologia.
Non c’è nessun nemico alle porte che debba far perdere di vista le diversità e debba unire obbligatoriamente tutti; c’è solo l’opportunità della riforma del servizio sanitario regionale, da cogliere al volo per valorizzare, per il bene di tutti i cittadini, la più grande Azienda del territorio (circa 280 milioni di euro di fatturato, 3.000 dipendenti) che è in grado di contribuire anche alla crescita economica locale oltre che fornire, ovviamente, un servizio di cura e assistenza di qualità in una nuova sintesi fra ospedale e territorio.
Non considerare questi aspetti , non trovare elementi di condivisione tra tutte le forze politiche significa perdere una occasione per migliorare i servizi resi ai Cittadini in una ottica di sostenibilità economica e correre il rischio di ridurre il livello dei servizi per Lecco e territorio con prospettive di crisi di lungo periodo e ipotesi di soluzioni incerte”.
Rinaldo Zanini
Presidente Appello per Lecco.