Ieri sera la partecipata assemblea, promossa dall’amministrazione comunale, per parlare del futuro del centro di raccolta rifiuti
Quattro consiglieri di maggioranza hanno dichiarato di non essere favorevoli al progetto presentato dalla Giunta
AIRUNO – Nuovo centro di raccolta ad Airuno: è frattura anche all’interno della stessa maggioranza. E’ stato molto partecipato e animato l’incontro promosso ieri sera, martedì, in sala consiliare dall’amministrazione comunale per discutere, insieme ai cittadini, sull’eventualità di realizzare in paese un centro di raccolta rifiuti ex novo oppure di continuare, anche dopo fine 2024, la convenzione con Brivio alla luce delle nuove condizioni che l’amministrazione briviese vorrà porre.
Convocata subito dopo il consiglio comunale (che prevedeva pochi punti all’ordine del giorno, discussi in poco tempo), l’assemblea si è aperta con l’intervento del sindaco Alessandro Milani che ha ricapitolato, per sommi capi, la situazione attuale con il centro di raccolta condiviso, dal 2015, con Brivio tramite una convenzione in scadenza il 1 gennaio 2025. “L’amministrazione Airoldi ha già provveduto a recedere da quella convenzione, dichiarandosi però pronta a rimodulare l’accordo – ha spiegato il sindaco Alessandro Milani -. Per questo motivo, nell’attesa di incontrare, a stretto giro, Brivio per capire quali potrebbero essere le nuove condizioni, ci siamo però interfacciati con Silea per approfondire la fattibilità della realizzazione di un centro di raccolta nostro. Un tema che era stato anche inserito nel nostro programma elettorale, dopo la raccolta firme, promossa quando eravamo in minoranza, contro la chiusura della nostra discarica e il trasferimento del servizio a Brivio”.
La società partecipata con sede a Valmadrera si sarebbe detta disponibile a realizzare il centro di raccolta ad Airuno nell’area dell’ex Petroldragon: “La realizzerebbe, a proprie spese, su un’area di 4mila metri quadri, assumendosene anche la gestione chiedendo, come contropartita, la possibilità di utilizzare tutta l’area (si parla di circa 25mila mq, ndr) per proprie attività”. Due le idee ipotizzate: “Creare una rimessa per i mezzi di Silea, oppure un parco solare per la posa di impianti fotovoltaici. Su quest’ultima ipotesi non avremmo nulla da ridire; la prima andrebbe studiata bene per non acuire i problemi di traffico della zona, magari realizzando una tangenzialina di collegamento diretto con la Provinciale”.
Un progetto che non ha raccolto consenso tra il pubblico presente in sala. A intervenire per primo, dichiarando il dissenso anche a nome di altri tre consiglieri comunali (Cinzia Soldo, Simone Tavola e Donatella Balasso), è stato il capogruppo Bruno Ferrario che ha di fatto bocciato l’idea di creare, nell’ex Petroldragon, la piattaforma ecologica. Diversi i motivi addotti a supporto della considerazione: dall’anti economicità dell’operazione alla logistica (il cdr verrebbe creato a poca distanza da quello di Brivio), passando per le criticità viabilistiche fino a non voler vincolare un’area così grande (e dal grande valore emotivo come l’ex Petroldragon) a un progetto che viene equiparato a un assegno in bianco con Silea.
A dichiarare, da subito, anche la propria contrarietà, ribadendo il percorso compiuto nel 2015, l’ex sindaco Adele Gatti che ha rivendicato la necessità di collaborare con i comuni confinanti (lanciando anche una staccata al sindaco per via del mancato coinvolgimento di Airuno nel corpo associato di Polizia locale tra Olgiate, Calco e Brivio) come “strategia per mantenere e erogare più servizi. Per questo chiediamo al sindaco e alla sua Giunta di rinnovare la convenzione con il Comune di Brivio per un unico Cdr per i due Comuni. Qualsiasi altra proposta che porterete in consiglio noi noi voteremo contrato ritenendo più urgente dirottare energie e soldi su opere più urgenti e rispondenti alla popolazione come la palestra”.
Dal canto suo, Milani ha chiuso gli interventi rimarcando che nulla è stato ancora deciso: “Ci confronteremo con Brivio e capiremo con Silea la loro proposta. Per la realizzazione del centro di raccolta Silea ha ipotizzato la spesa di 766mila euro, che dovremmo finanziare noi tramite mutuo qualora non volessimo concedere l’area a loro”. Parole a cui si aggiungono quelle della vice sindaco Adriana Rossi: “Per noi avere un centro di raccolta su Airuno è un servizio importante: per le persone presenti all’assemblea sembrava non esserlo così tanto, ma è pur vero che molte di queste erano residenti nella zona vicina”.