Addio all’A.ATO, con polemiche. L’idea della “azienda speciale” che estromette la stragrande maggioranza dei Comuni non ha convinto molti dei presenti, poi l’andazzo del voto per l’organismo che sostituisce il vecchio ATO ha suscitato le proteste di parte della Valsassina, rimasta senza rappresentanti.
Ma vediamo la “lottizzazione” ovvero le spartizioni partitiche decise a tavolino:
Candidati centro sinistra
Conferenza dei comuni:
Presidente: STRINA (Osnago)
Azienda ATO
Presidente: BRIVIO
Componenti:
MARIANI (Mandello)
Il centrodestra ha segnalato i propri candidati:
Conferenza dei comuni:
Vicepresidente: Claudio Usuelli (Nibionno)
Azienda ATO – componenti
Zotti (Lierna)
Canali (Sirone)
Robbiani (Merate)
Alla fine ecco i nuovi organismi: i 5 componenti dell’azienda speciale sono
Brivio (Lecco) per i comuni sopra i 15mila abitanti
Robbiani (Merate) e Mariani (Mandello) per quelli tra 3 e 15mila
Canali (Sirone) per i paesi sotto quota tremila abitanti
Manca il quinto, che verrà designato dall’amministrazione provinciale.
Questo per i componenti dell’azienda speciale, ovvero il comitato ristretto che governerà sull’acqua pubblica, con potere decisionale rispetto all’assemblea dei sindaci – la quale diventa pressoché un organismo consultivo. Dunque svuotato di potere. Formalmente sono stati votati i rappresentanti, nella realtà par di capire che tutto fosse stato già deciso a tavolino, come nella peggiore tradizione del famoso “Manuale Cencelli“.
La nuova “conferenza dei Comuni” avrà come presidente Strina (Osnago) e vice Usuelli (Nibionno). Anche qui, spartizione pressoché perfetta.