Bene Comune: a Lecco si riuniscono gli Stati Generali del Welfare

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LECCO – La prossima settimana Lecco sarà ancora una volta la capitale del Welfare. Giovedì 9 e venerdì 10 novembre, la Conferenza dei sindaci del Distretto di Lecco, il Comune di Lecco e la Fondazione comunitaria del Lecchese presentano la nuova edizione degli “Stati Generali del Welfare”.

Come primo passo, gli attori protagonisti riprenderanno le fila di quanto affrontato nel 2016 e faranno il punto sulle azioni scaturite da quelle giornate di lavoro condiviso. Inoltre, cercheremo insieme di collegare la riflessione degli Stati Generali con il nuovo Piano di Zona, in fase di costruzione, andando in profondità. Inoltre, a partire dai progetti a scopo sociale finanziati grazie alla Fondazione comunitaria del Lecchese, verrà lanciata una campagna dedicata ai fondi di comunità come strumento e opportunità per un welfare partecipato.

In particolare, la giornata di giovedì sarà dedicata al tema della casa e dei fondi di comunità. Venerdì, il focus si sposterà su lavoro e modelli di welfare a confronto. Gli incontri si svolgeranno presso il Polo territoriale di Lecco del Politecnico di Milano in via Previati, 1/c a Lecco.

“Il tema del welfare e dei servizi sociali è più che mai caldo in queste ultime settimane – spiega il sindaco Virginio Brivio – in diverse sedi, tra consigli comunali e distretti d’ambito, oltre che all’interno di cooperative, associazioni e istituzioni che si occupano direttamente di salute, il dibattito si è acceso sulle future modalità di gestione dei servizi sociali. Il Lecchese è da sempre attento ai bisogni dei cittadini, a cui si è sempre risposto con attenzione ed efficacia riconosciuta. Molte volte abbiamo definito il welfare la vera spina dorsale su cui poggia saldamente la nostra Comunità. Una comunità in evoluzione (pensiamo alla crisi occupazionale degli ultimi anni e all’invecchiamento della popolazione residente, tanto per fare due esempi) a cui vogliamo continuare a dare risposte all’avanguardia, in grado di anticipare i tempi, come si è sempre fatto grazie alla co-progettazione”.

Sono invitati a partecipare le istituzioni pubbliche, gli enti del terzo settore, le imprese e le organizzazioni sindacali e i privati cittadini.