
LECCO – “Opere pubbliche e servizi sono i temi attorno ai quali il più delle volte ruota il giudizio sull’ente; questi ambiti sono fondamentali ma se diventano l’unica chiave di lettura del ruolo dell’ente locale finiscono con mettere in ombra le tante quotidiane attività, i servizi e gli interventi che, non meno importanti contribuiscono a migliorare la vita della nostra comunità”.
Il sindaco Virginio Brivio, nel consiglio comunale di lunedì sera, si è difeso così dalle critiche di chi punta a ridurre il suo mandato al governo della capoluogo manzoniano in un nulla di fatto, ad un’amministrazione che non ha saputo decidere il futuro di Lecco.
Il primo cittadino, riassumendo questi ultimi cinque anni, ha parlato invece di “capacità di futuro” innescata da strumenti di programmazione “scelti ad inizio mandato”.
“Intendevamo dire che, rispetto al passato, la crisi ci richiama ora ad un nuovo ruolo aperto ad intraprendere anche in altri settori – oltre alla vocazione storica di città industriale – a partire dai servizi e dal turismo, che si affiancano alla ricerca e all’innovazione al manifatturiero”.
Una visione, ha spiegato Brivio, declinata nel Piano di Governo del Territorio, “che pur tardivamente approvato – ha proseguito il sindaco – contiene un’idea concreta di sviluppo della città, cercando di contemperare le esigenze di tutela del territorio con quella di attrarre e generare nuove imprese”.
“La strada intrapresa – ha sottolineato Brivio – è quella di una forte sinergia inter-istituzionale, che mette in relazione le singole competenze di ogni ente pubblico permettendo di affrontare sfide che, diversamente, si tramuterebbero in una missione impossibile”. Il sindaco ha citato ad esempio gli interventi programmati per Expo e per il Campus universitario.
Brivio, argomentando i cinque anni di governo cittadino, ha poi ricordato gli interventi riguardanti i servizi alla persona, su scuola e cultura, “per aiutare chi fa più fatica e rafforzare la coesione sociale nei quartieri” con la collaborazione anche di tanti soggetti associativi “che costituiscono una concreta ricchezza della nostra città”.
“Infine – ha aggiunto il primo cittadino – abbiamo lavorato per migliorare il rapporto tra cittadini e amministrazione, introducendo orari più accessibili e strumenti per una comunicazione più completa, ma anche cercando di alleggerire la spesa della struttura con l’eliminazione o la riduzione di costi impropri: affitti, progetti di opere pubbliche inattuabili, piano di dismissione o valorizzazione di alcuni beni immobili, ricontrattazione o chiusura di mutui e contenziosi, attenuazione di convenzioni urbanistiche. Questo tipo di azioni, spesso poco visibili all’esterno, ci hanno permesso di contenere la spesa dell’ente, introducendo una più virtuosa gestione delle risorse pubbliche e creando le premesse per un’azione amministrativa più efficace”.

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