LECCO – Sulla sistemazione di C.so Matteotti interviene il consigliere comunale Antonio Pasquini (NCD).
“Dopo anni di promesse di ritardi finalmente viene sistemata una delle arterie più importanti della città , uno dei principali nodi di collegamento fra il centro ed il rione di castello, snodo fondamentale soprattutto alla mattina per la presenza di numerose scuole superiore nelle zone limitrofe.Negli ultimi anni il comune piuttosto che rimediare alla situazione aveva preferito deresponsabilizzarsi impedendo il transito ai cicli e motocicli.Mentre si inauguravano in pompa magna il bike sharing di fatto corso Matteotti veniva chiusa al transito della biciclette perché si era in ritardo con i lavori. Una decisione , presa nel dicembre del 2012,che di fatto, deresponsabilizzava il comune , ma creava numerosi disagi ai cittadini .Il divieto spesso non veniva rispettato e non sono stati pochi i casi di malcapitati che sono rovinati a terra a causa delle pessime condizioni del manto stradale.A distanza quasi due anni e dopo numerose promesse finalmente si metterà mano alla’ Riva di badun’ come i lecchesi chiamano c.so Matteotti. Meglio tardi che mai verrebbe voglia di dire.
La chiusura di corso Matteotti come logica avrebbe suggerito , avrebbe dovuto essere seguita dal provvedimento di apertura al traffico della via Balicco . Ma così non è stato: l’accesso rimarrà ancora con le telecamere.Non si capisce il senso di questa decisione che inevitabilmente creerà ulteriori danni agli utenti.Con c.so Matteotti chiuso al traffico, via balicco con accesso solo agli autorizzati, la stazione chiusa si rischia la paralisi nelle zone attorno alla stazione. Le scelte dell’amministrazione comunale nel settore viabilistico sono prive di programmazione .Verrebbe voglia di chiedere a Vittorio Campione se determinate scelte viabilistiche sono frutto di attente ,ma sbagliate analisi ,oppure frutto del puro caso. Urge ripensamento per via Balicco!!!
Unica nota positiva che , con un contributo da parte di RFI di 130.000 euro, verra’ sistemato il ponte di Via Balicco, un manufatto storico che rappresenta un pezzo di storia della nostra città, che speriamo ritorni a risplendere come un tempo rifioriva di operosità la Riva dei Badun”.