CALOLZIO – “Prima alla radio e poi durante una trasmissione televisiva il sindaco di Calolziocorte aveva promesso, sollecitato da più parti, di rendere pubblici i documenti relativi alle motivazioni del procedimento disciplinare avviato nei confronti della dipendente comunale Sonia Airoldi.
In modo da smentire l’esistenza, come riportato dalla stampa, di intenti censori nei confronti di quest’ultima per le sue critiche pubbliche all’’Amministrazione sul caso della riorganizzazione delle scuole di Calozio (poi fallita), e non solo. Sulla questione era intervenuto anche l’assessore Luca Valsecchi, auspicando la pubblicazione del documento che motivava l’avvio del procedimento, per “zittire” (finiva così il suo comunicato che allego) una volta per tutte il capogruppo della Lega Nord. L’iter si è concluso da tempo e il capogruppo della Lega Nord ha aspettato pazientemente, in rigoroso silenzio, di leggere questo documento. Ma come temevamo ciò non è accaduto, per il banale motivo che la stampa aveva raccontato la pura verità.
Dunque il sindaco ha mentito ai suoi cittadini? Noi crediamo che sia stato male informato. In tal caso, sarebbe sufficiente che riconoscesse l’errore, magari scusandosi, oltre che con la dipendente (che intanto è stata prosciolta da tutte le accuse risultate infondate) anche con i genitori. Noi apprezzeremmo il gesto. In caso contrario, l’atto censorio, oggetto tra l’altro di un’interrogazione parlamentare, e la successiva bugia per coprirlo, richiederanno per la gravità del fatto, che contrasta con la libera espressione di ogni cittadino garantita dalla Costituzione, ben altre assunzioni di responsabilità”.
Marco Ghezzi, consigliere comunale Lega Nord Calolziocorte