Scontro, a tratti duro, tra maggioranza e opposizione
Presentati e votati una sessantina di emendamenti, ma alla fine lo strumento urbanistico è stato approvato
CALOLZIOCORTE – Un consiglio comunale fiume (iniziato alle 20.15 si è concluso alle 2 di notte), molto tecnico, quello che si è tenuto nella serata (nottata) di ieri, martedì 3 maggio, a Calolziocorte. All’ordine del giorno l’adozione della variante generale al Piano di Governo del Territorio, lo strumento di pianificazione urbanistica che risulta particolarmente importante perché ha lo scopo di definire l’assetto dell’intero territorio comunale. Uno strumento che, inevitabilmente, può caratterizzare la politica delle amministrazioni in carica.
Che sarebbe stata una lunga serata lo si sapeva fin dall’inizio visto che le minoranze avevano presentato un’ottantina di emendamenti (quasi sessanta solo quelli presentati dal gruppo Cambia Calolzio), tanto che la discussione, in programma lo scorso 27 aprile, era stata rimandata per permettere agli uffici di studiare ad uno ad uno tutti gli emendamenti presentati.
Al fine di affrontare nel modo più lineare possibile i lavori il sindaco, in apertura di consiglio, ha proposto un ordine di lavoro per favorire la visione anche da parte dei cittadini presenti in sala o collegati da casa: “Breve introduzione dell’architetto Ottolini, a seguire disamina dell’assessore Aldo Valsecchi, a quel punto voteremo uno ad uno gli emendamenti per poi procedere alla discussione generale con le valutazioni di ciascun gruppo consigliare”.
Per quanto riguarda gli emendamenti, Marco Ghezzi ha poi spiegato: “Non è frequente che si presentino emendamenti in questa fase perciò risulta difficile, per chi li presenta, presentarli nel modo corretto. Una parte di questi emendamenti risulta inammissibile perché non riguardano la variante e quindi sono fuori tema, altri sono inammissibili perché sono incompatibili con le leggi superiori (regionali, ecc..). Poi ci sono una serie di emendamenti che non ne hanno la forma, poiché non si inseriscono correttamente nel testo in modo tale che tutti gli altri testi collegati (piante, tabelle, ecc…) risultino coerenti perché non possono essere lasciate all’interpretazione dell’estensore. Poi ci sono una serie di osservazioni che non hanno valore di emendamento e non sono votabili“.
Il sindaco ha quindi proposto di votare gli emendamenti non ammissibili senza discuterli perché “fare una discussione su questi emendamenti, sono pochi, non ha senso”. Per tutti gli altri: “anche se l’emendamento non ha la forma dell’emendamento, anche se non sarebbe ammissibile, per fare in modo che tutti abbiano un quadro preciso di quello che si sta votando, il proponente dell’emendamento lo legge o lo racconta sintetizzandolo, diamo un tempo indicativo di due minuti, quindi ci sarà il parere dei tecnici e dell’amministrazione. Devo dire che tutti gli emendamenti sono stati presentati in modo chiaro e leggibile. Procedendo in questo modo credo che riusciremo ad adempiere al principio di rendere fruibile anche ai cittadini queste informazioni”.
La cosa però ha fatto infuriare il capogruppo di Cambia Calolzio Diego Colosimo che riteneva il metodo non corretto: “E’ la prima volta che sento che emendamenti di questo tipo sono inammissibili. Questa sera voglio parlare di ogni singolo emendamento e votarlo, questo è l’argomento della serata – ha detto alzando i toni -. Noi stasera discuteremo di ogni singolo emendamento e li voteremo uno ad uno”.
I toni si sono alzati, il sindaco ha provato a ribadire quanto spiegato a inizio lavori; ma il consigliere Colosimo ha quindi cominciato la lettura del primo emendamento ignorando i richiami del sindaco. In sala ci sono stati alcuni minuti di caos con il sindaco costretto a sospendere il consiglio comunale: “Non andiamo a ledere i diritti di nessuno, tutti gli emendamenti verranno discussi e votati tranne quei pochi non ammissibili”.
Il consigliere Colosimo (che si è scusato per aver alzato la voce) ha però preteso spiegazioni sull’inammissibilità di quegli emendamenti e così è cominciata la discussione di tutti gli emendamenti: “Legga il primo emendamento, in maniera educata, altrimenti non ne usciamo e stiamo qui fino a domani mattina” ha detto il sindaco. E così una discussione già lunga e molto tecnica si è dilatata ulteriormente con i tecnici (l’architetto Ottolini progettista del Pgt e l’architetto Federici responsabile del settore servizi al territorio) che hanno spiegato perché dal punto di vista tecnico o normativo quegli emendamenti non erano ammissibili. “Atto sbagliato dal punto di vista giuridico e tecnico” ha motivato l’architetto Ottolini rispetto al primo emendamento e su questa traccia i lavori sono proseguiti.
Al termine dei 57 emendamenti di Cambia Calolzio, dopo 3h40′ di consiglio comunale, a mezzanotte passata il gruppo di minoranza Cittadini Uniti per Calolzio ha deciso di ritirare i suoi 30 emendamenti: “Vista l’ora e visto che molti degli emendamenti proposti toccano ambiti già affrontati, propongo di ritirarli ma nel contempo poter aprire una discussione generale (senza votazione) per avere alcune risposte, per poi dare un giudizio complessivo su questa variante da parte del nostro gruppo” ha proposto il consigliere Paolo Cola.
Il consigliere Paolo Cola (Cittadini Uniti per Calolzio)
“Ciò che appare dall’esterno leggendo i documenti della variante del Pgt è che sia stata ripresentata l’impostazione del Pgt vigente. Tutti gli ambiti di trasformazione sono stati sostanzialmente ripresentati, la logica che guida tutta questa variante è una logica di 10 anni fa, figlia delle previsioni e delle intenzioni del 2010, una logica che non è più attuabile in questo momento – ha detto il consigliere Cola -. Ci sono ambiti di trasformazione o rigenerazione che ai nostri occhi risultano abbastanza assurdi. La critica generale è il fatto di aver proposto qualcosa che ha ormai dieci anni. Entrando nel dettaglio, sui nuclei di antica formazione, riconosciamo che c’è lo sforzo di sistematizzare alcuni tipi di intervento ma la normativa rimane troppo rigida. Altra mancanza, secondo noi, è l’incentivazione al verde privato”.
“In conclusione è vero che la norma sul consumo di suolo è pienamente rispettata, ma nella sostanza si vanno a consumare più di 31.000 mq di aree agricole e non è poco – ha proseguito Cola -. Il calcolo della domanda e dell’offerta a noi sembra sproporzionale rispetto alle esigenze del nostro territorio e soprattutto non tiene conto dell’esistenza, ovvero dell’offerta di usato che attualmente è molto elevata. Secondo noi si dovrebbe spingere sulla rigenerazione urbana e, visto il consumo di suolo degli ultimi anni, non andare a occupare il terreno agricolo. Da notare la mancanza di una visione urbanistica globale in grado di guardare alla pianificazione della città sul lungo periodo. Il giudizio non può che essere negativo perché non si scorge nella variante una significativa inversione di tendenza al contenimento del consumo di suolo e nemmeno una progettualità di lungo periodo in grado di armonizzare attraverso le rigenerazioni degli edifici l’integrazione dei nuclei di antica formazione con il tessuto urbano”.
Il consigliere Diego Colosimo (Cambia Calolzio)
“Abbiamo sempre segnalato il tema della partecipazione nella redazione degli strumenti urbanistici e ci sono parecchie esperienze in questo senso – ha detto il consigliere Colosimo -. Secondo noi si è persa un’occasione costruendo uno strumento urbanistico dall’alto e in modo non partecipato. Si poteva cercare di sperimentare delle cose differente, non per perdere tempo, ma per costruire anche un senso comune di appartenenza alla città che oggi non esiste. Avete preso i vecchi strumenti urbanistici e le avete inseriti all’interno di queste proposte come per riempire una enorme scatola. Negli ultimi 10 anni è cambiato il mondo e oggi andiamo ad adottare uno strumento già vecchio che non permette di cambiare le cose. Lo sviluppo economico deve andare di pari passo allo sviluppo dei servizi in una visione complessiva. Questo strumento non mi fa vedere qualcosa di positivo per le prossime generazioni”.
Il consigliere Marco Bonaiti (capogruppo Lega)
“Questa sera ho colto una consapevolezza in questa Pgt che presenta scelte puntuali dal punto di vista progettuale rispetto ai prossimi anni – ha detto il consigliere di maggioranza Marco Bonaiti -. Io non vedo una Calolzio completamente satura, ma una Calolzio che può migliorare ancora attraverso servizi, pubblici e privati, che possono rappresentare un’occasione. In questo piano vedo il coraggio di investire sul nostro territorio. Mi spiace che stasera si sia persa un’occasione per parlare di politica, concentrandosi invece su una parte tecnica che poteva essere discussa in altre sedi”.
Il consigliere Sonia Mazzoleni (Cittadini Uniti per Calolzio)
“Considero il Pgt come un quadro dove l’urbanista delinea una cornice ben fatta ma all’interno c’è ben poco di nuovo – ha aggiunto il consigliere Sonia Mazzoleni (Cittadini Uniti per Calolzio) -. Si conferma la vecchia logica politica che da più di 20 anni ha confermato lo sfascio della nostra città. I volumi di cemento delineano una pessima e deleterea pianificazione urbanistica. Questa sera state concludendo l’opera che avete lasciato in sospeso, vi dimenticate di dire che per raggiungere il vero obbiettivo del consumo di suolo zero (non quello previsto dalla norma) dovreste togliere tutti gli ambiti di trasformazione che prevedono la cancellazione delle aree verdi. Tutto il documento presenta questa contraddizione perché la vostra parte politica non ha mai avuto una visione della città. Dentro il documento troviamo il detto e non detto di cui scopriremo il significato tra pochi anni. Tutto il Pgt viaggia così: una foto sullo stato di fatto ma poi ci si dimentica del patrimonio pubblico, delle scuole chiuse per inagibilità, degli edifici in disuso…. Il mio voto non può che essere contrario, consapevole che quest’altro brutto pezzo della storia della città è firmato dall’amministrazione Ghezzi”.
Il consigliere Fabio Mastroberardino (Fratelli d’Italia)
“Stasera si è persa una occasione importante: le maggioranze hanno bisogno delle opposizioni per far bene il loro lavoro e tutti hanno delle responsabilità. Stasera ho apprezzato gli interventi costruttivi del consigliere Cola – ha detto il consigliere di maggioranza Fabio Mastroberardino -. Anche il consigliere Colosimo ha perso un’occasione perché tutto il gran lavoro che oggettivamente ha fatto, presentato in questo modo, di fatto ha costituito un contributo piccolo. Mi spiace che stasera si siano vissuti momenti che non sono degni di un consiglio comunale. Detto ciò il mio voto è favorevole e ringrazio perché il lavoro dal mio punto di vista è stato ottimo”.
Le conclusioni del sindaco Marco Ghezzi
“Ringrazio Ottolini e Federici per il lavoro fatto e l’assessore Aldo Valsecchi che si è impegnato tantissimo – ha concluso il sindaco Marco Ghezzi all’alba delle 2 di notte -. Abbiamo cercato di valutare tutti gli emendamenti in maniera costruttiva anche se, i pochi che potevano essere votati, erano di linea opposta con la nostra indicazione. Credo che il risultato, comunque la si pensi, alla fine sia positivo”.
All’alba delle 2 di notte la variante al Piano di Governo del Territorio è passata con i voti favorevoli della maggioranza e contrari delle minoranze.