I referenti del centrodestra si schierano con il sindaco e si dicono a favore del progetto di ampliamento della Combi
Bussola: “Alessandra Consonni è dal 2017, allora sindaco, che è a conoscenza delle esigenze dell’azienda Combi Arialdo”
BALLABIO – Un incontro chiarificatore sul “Caso Combi” probabilmente non solo in chiave amministrativa, ma anche politica, quello che si è tenuto ieri sera, lunedì, a Ballabio, indetto dall’Amministrazione guidata dal sindaco Giovanni Bussola.
Già perchè a sostenere il lavoro del sindaco volto a scongiurare la delocalizzazione della ditta Combi Arialdo snc e nel contempo a potenziare e migliorare la zona industriale, si sono presentati Mauro Piazza (consiglire regionale), Stefano Simonetti, Mattia Micheli e Fabio Mastroberardino (Provincia di Lecco), ma anche Davide Berna (coordinatore provinciale di Forza Italia), Daniele Butti (segretario provinciale della Lega) e persino la Senatrice Antonella Faggi.
Insomma, se da un lato è stato palese il sostegno al lavoro del sindaco, altrettanto evidente è stato quello politico con un chiaro messaggio ai dissidenti della maggioranza consigliare: Luca Pirovano, Caterina Longhi, Marco Pedrazzini guidati dall’ex sindaco Alessandra Consonni che sul “Caso Combi” lamentano il “modus operandi” e la poca trasparenza dell’Amministrazione Bussola.
Il sindaco, con l’intento di “fugare ogni dubbio”, ha riavvolto il nastro della storia, giunta ad oggi alla sottoscrizione del Protocollo d’Intesa tra Comune, Combi Arialdo, Provincia di Lecco e Regione, ricordando poi gli aspetti positivi dell’operazione che passa attraverso la partecipazione al bando regionale Arest (Accordi per lo Sviluppo del Territorio).
In buona sostanza: mantenere l’azienda a Ballabio con la realizzazione di un progetto di ampliamento ecosostenibile (6mila metri quadrati), ristrutturazione da parte dell’azienda stessa dell’attuale sede, possibilità di una quarantina di nuove assunzioni dando priorità ai ballabiesi, potenziamento e miglioramento della zona industriale con possibilità di accogliere altre richieste di interventi da parte di privati, sistemazione della viabilità con allargamento della carreggiata di via Per Morterone e realizzazione di un marciapiede per pedoni e ciclisti, realizzazione di parcheggi a Ballabio Superiore usufruendo dei così detti oneri di urbanizzazione.
Per la parte provinciale Stefano Simonetti ha puntualizzato, lato tecnico, come il Protocollo di Intesa sottoscritto “è stato necessario per consentire al comune di Ballabio di partecipare al bando Arest, il quale, se verrà aggiudicato, aprirà un percorso di programmazione negoziata, che si concretizzerà in un accordo di programma nel quale la Provincia sarà chiamata a dare indicazioni in merito a viabilità e sviluppo del territorio”.
Mauro Piazza consigliere regionale in rappresentanza di Regione Lombardia ha definito quello di Ballabio un “caso che fa scuola, che ben riassume intenti e obiettivi del bando rispettandone i criteri”. Quindi ha proseguito: “Si tratta di uno strumento di grandissima flessibilità, capace di rispondere alle esigenze delle trasformazioni territoriali socio-economiche in atto. Uno strumento che sta avendo grande successo nei comuni ed il territorio lecchese, con Calolziocorte, ne è già testimone”.
Non è mancato l’intervento della stessa azienda Combi Arialdo, per voce di Mauro Combi titolare insieme ai fratelli: Andrea, Patrizio, Raffaella e Lorenza. “Questa è un’opportunità di investire sul territorio dove la nostra azienda è nata e si è sviluppata. E’ un’opportunità per noi, come imprenditori, ma anche per i nostri collaboratori un terzo dei quali sono di Ballabio e l’80% risiede in Valsassina. Con loro abbiamo intrapreso un percorso di dialogo, trasparente e volto a condividere strategie e scelte aziendali, ragion per cui in azienda non ci sono rappresentanti sindacali e, come qualcuno ha lamentato, i sindacati non erano al corrente delle nostre progettualità. Dopodiché, noi siamo una famiglia di imprenditori e siamo abituati a lavorare per il bene dell’azienda e dei nostri collaboratori, in tutto il resto non entriamo nel merito perchè non sono aspetti che ci riguardano”.
A fianco di Mauro Combi l’architetto Marco Castelli dello Studio Arco che sta seguendo l’iter progettuale. Castelli ha puntualizzato: “Si è parlato di progetto, ma al momento non c’è nessun progetto. Si tratta di un concept, ovvero di un’idea di tipo culturale sul tipo di investimento che l’azienda intende fare. Il progetto vero e proprio sarà oggetto di collaborazione e condivisione. Un progetto dialogato sul territorio, e prima ancora con le maestranze perchè loro sono la ‘Combi Arialdo’ insieme ovviamente alla stessa famiglia Combi. Solo attraverso percorsi dialogati si può raggiungere affinità in ambito economico, ambientale ed ecosostenibile”.
Pieno supporto al progetto e al lavoro del sindaco Bussola è giunto anche da Mattia Micheli, vice presidente della Provincia di Lecco: “Ben vengano le richieste come quella del Comune di Ballabio volte a valorizzare le realtà imprenditoriali e industriali del territorio. Non dimentichiamo che la partecipazione a questi bandi porta benefici strutturali anche per la Provincia stessa. Nel caso specifico stiamo parlando della sistemazione di un tratto di strada che altrimenti non riusciremmo a garantire”.
L’incontro si è concluso con il sindaco che ha fatto buon viso a cattivo gioco e davanti ad una maggioranza spaccata ha dichiarato: “Gli interessi comuni prevalgono sulle nostre differenze, quindi adesso è importante lavorare per il paese”.
E se i dissidenti, che per voce della stessa Consonni intendono prendere tempo per valutare più avanti se appoggiare o meno il progetto, in chiave politica il segretario provinciale della Lega Nord, Daniele Butti ha dichiarato: “Questa operazione l’ho sempre vista di buon occhio. Tra i due militanti Bussola e Consonni sono nate delle divergenze e non nego che hanno generato un certo imbarazzo. Tuttavia, dopo questa serata, mi auguro che al di là delle differenti vedute, possa tornare il sereno sull’Amministrazione di Ballabio”.