MANDELLO – “Nessuno a me ha detto nulla, neanche una chiamata, francamente non so chi siano quei quattro che avrebbero lasciato il gruppo, e se lo hanno fatto di nascosto allora non sono una grande perdita”.
Maria Lidia Invernizzi commenta così la notizia dell’uscita di Fratelli d’Italia e di altri ‘dissidenti’, o presunti tali, da Mandello al Centro, la lista che nel 2015 aveva riunito i principali partiti del centrodestra per le elezioni nella cittadina sul lago.
Domenica era stata una nota stampa di FDI a dichiarare l’addio del partito al gruppo e l’appoggio esterno, non avendo referenti diretti in Consiglio Comunale, alla maggioranza e all’amministrazione Fasoli, sottolineandone la vicinanza politica.
Una scelta che non ha smosso di una virgola Maria Lidia Invernizzi che continuerà il suo mandato da consigliere all’opposizione, a breve affiancata dal nuovo consigliere Emanuela Invernizzi, la quale subentrerà al dimissionario Francesco Silverij.
“Ero indipendente e resto tale, votando secondo i provvedimenti che ci saranno proposti, così come fatto finora – ha sottolineato – indipendente come sono stata candidato sindaco a capo di una lista civica che riuniva persone diverse, ognuna di loro con la propria appartenenza politica, dichiarata in modo trasparente al contrario di altri che hanno cambiato idea all’ultimo fondando un’altra lista. Noi abbiamo dovuto fare tutto di corsa, presentando i nostri candidati; hanno vinto e sono loro la maggioranza oggi. Ma dire che siano sulla stessa linea è completamente sbagliato”.
Cosa non le piace dell’attuale amministrazione? “Sono un gruppo di inesperti totali, non ho alcuna fiducia in loro e resto in Consiglio facendo la mia parte che quella di opposizione, di controllo, ma anche di responsabilità e non sono mancati i contributi da parte del nostro gruppo, come per il regolamento sulle benemerenze: sono stata io a convincere, e nemmeno con facilità, l’amministrazione che era fondamentale la figura del sindaco a capo della commissione che avrebbe decretato i benemeriti. Resto, ma c’è anche l’eventualità che possa lasciare qualche mese prima della scadenza del mandato per dare modo ad altri di fare esperienza in Comune dall’interno. Mancano ancora due anni, vedremo…”
Per Invernizzi, non è impossibile un ricongiungimento futuro del centrodestra mandellese al prossimo appuntamento elettorale. “Io sicuramente non mi candiderò – precisa – spero che si faccia una sola lista” ma non a sostegno dell’eventuale ricandidatura di Fasoli: “Assolutamente no, si cerchi un altro candidato” ci dice lasciando trasparire quanto sia incolmabile la distanza con l’attuale amministrazione comunale.
E tornando alle annunciate uscite da Mandello al Centro, Invernizzi non risparmia il suo pesante giudizio: “Per etica sarebbe stato corretto che avessero comunicato alla mia persona questa decisione anziché farlo sapere tramite i giornali. E questo dopo due anni in cui nessuno, tranne alcune eccezioni, ha mai risposto alle mie mail. Grave è che la politica sia così. E’ grave per il Paese, e se a livello locale ci si comporta in questo modo come facciamo a meravigliarci di quello che succede a livelli istituzionali più alti”.