Molti giovani al primo congresso provinciale di Futuro e Libertà, che si è tenuto sabato a Lecco. Presenti, oltre al coordinatore provinciale Enrico Castelnuovo, anche il Senatore Giuseppe Valditara, coordinatore regionale per la Lombardia e l’onorevole Deodato Scanderebech, coordinatore regionale per il Piemonte e e Fabio Mastroberardino, coordinatore degli eletti di Generazione Futuro movimento giovanile di Fli.
«Futuro e libertà conta attualmente 220 iscritti in provincia di Lecco, con vari consiglieri nei comuni della provincia, come a Casatenovo, Bosisio, Osnago e Oggiono» spiega Castelnuovo «e sono persone che fanno politica per passione, dal basso, senza esser stati passati dai “capibastone” della politica di partito. Fli ha una posizione netta, chiara, ha il compito strategico, importantissimo, di tentare di avvicinare la gente alla politica, che la gente torni ad avere fiducia nella politica».
Una proposta politica, quella di Fli, che sul territorio ha portato anche un’interrogazione parlamentare, proprio del senatore Valditara, in merito alla questione della cava sul Cornizzolo, voluta dalla Holcim di Molteno (qui il testo dell’interrogazione).
Presente al congresso anche Sara Giudice, famosa per il suo impegno a Milano per la raccolta firme per chiedere le dimissioni della Minetti, quando ancora faceva parte del Pdl, poi candidatasi al Comune di Milano, ottenendo più di mille preferenze, prima tra i candidati del “terzo polo”.
Sia L’onorevole Scanderebech che il senatore Valditara si sono soffermati prima su quella che ormai è chiamata la “questione settentrionale”, ovvero sulla grande perdita di competitività e ricchezza che hanno avuto regioni come la Lombardia, che dalla metà degli anni ’90 hanno perso terreno nel ranking delle nazioni più ricche d’Europa. Una stoccata anche all’asse Pdl/Lega: «Sono state dette tante sciocchezze su questo governo, che è stato definito il direttorio delle banche, dei poteri forti. Ma la verità è che la precedente maggioranza era inidonea, che quel governo era paralizzato» ha detto Valditara «E Fini è stato cacciato dal Pdl proprio perchè aveva fatto presente che c’era bisogno di quelle riforme che poi non sono riusciti a fare, e noi di Fli lo abbiamo seguito, rischiando in proprio, mettendo sul piatto la nostra carriera politica. E quando noi chiedevamo quelle riforme, che servono tanto al nord, per recuperare competitività, la Lega dov’era? a fare un federalismo che non era altro che ulteriori oneri per le famiglie, a difendere gli agricoltori per le quote latte…».
E sul collocamento politico di Fli a livello nazionale: «Penso che Fli debba diventare un riferimento per tutti i moderati di centro destra, un partito vero di gente vera. Dobbiamo diventare la forza politica che riconduca tutti i moderati, magari dal Pd coma una tradizione cattolica, liberale e meritocratica».
Una destra europea o una nuova dc?