Disabilità, nuove risorse dalla Regione. Cgil: “Segnale importante”

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Guerrino Donegà

LECCO – Nella giornata di giovedì 26 settembre CGIL CISL UIL Regionali Confederali e Pensionati della Lombardia e l’Assessore Regionale alla Famiglia e alla Solidarietà sociale hanno sottoscritto un importante accordo finalizzato all’adozione di un Provvedimento di Giunta in materia di Non Autosufficienza.

L’accordo, fa sapere la Cgil,  recepisce richieste ed osservazioni da tempo avanzate dal sindacato e prevede l’integrazione con risorse proprie pari a 3,5 milioni di euro da parte della Regione, dei 41 milioni provenienti dal Fondo nazionale per la non autosufficienza.

La ripartizione del fondo avverrà per il 35% alle ASL e per il 65% ai Comuni e per il sindacato riconosce in questo modo il principio dell’integrazione sociale e socio – sanitaria attraverso la valorizzazione del ruolo dei comuni con i Piani di Zona.

Si prevede la valutazione pluridimensionale con la predisposizione di progetti di assistenza personalizzata rivolti a persone con gravi e gravissime disabilità, nonché anziani non autosufficienti, con l’obiettivo di garantire la permanenza al proprio domicilio e il sostegno a progetti di vita indipendente.

Per i disabili gravissimi si prevede l’erogazione di un buono di 1.000 euro mensili nella prospettiva di una continuità di assistenza nelle 24 ore. Per disabili gravi e anziani non autosufficienti è previsto un contributo mensile fino a un massimo di 800 euro.

“Come già più volte sottolineato – spiega il segretario di Cgil Lecco, Guerrino Donegà – restano le criticità derivanti dall’utilizzo generalizzato di buoni sociali e voucher, per la risposta a bisogni che a nostro avviso può essere assicurata solo da una presa in carico integrata e continua. Tuttavia l’incremento delle risorse per la non autosufficienza, è un segnale importante per contribuire concretamente ad affrontare i bisogni spesso drammatici di questa parte di popolazione così fragile. Positivo è infine il coinvolgimento delle Organizzazioni sindacali in un confronto preventivo all’adozione di provvedimenti in materia di welfare: ci auguriamo che questo metodo possa consolidarsi nel futuro.