Il Ministero fissa le elezioni nei comuni nei giorni 20-21 settembre
Ballottaggi tra il 4 e il 5 ottobre. Sono sette i Comuni in cui si voterà in provincia di Lecco
ROMA / LECCO – E’ arrivata ieri in serata, dopo la riunione del Consiglio dei Ministri, la comunicazione del Ministero dell’Interno che ufficializza le date per il voto nei comuni per l’elezione dei sindaci e dei consigli comunali: l’appuntamento elettorale è fissato nelle giornate di domenica 20 e lunedì 21 settembre.
Anche i cittadini di Lecco saranno chiamati alle urne per scegliere la nuova amministrazione comunale. Quattro i candidati in lizza per la fascia da sindaco: si tratta di Peppino Ciresa per la coalizione di centrodestra, Silvio Fumagalli per il Movimento Cinque Stelle, Mauro Gattinoni per il centrosinistra e Corrado Valsecchi per Appello per Lecco.
L’eventuale ballottaggio tra i due candidati più votati nella prima fase si terrà domenica 4 ottobre e lunedì 5 ottobre.
Elezioni anche a Ballabio, Calco, Esino, La Valletta, Mandello e Sueglio
Sono sette in tutto i comuni (complessivamente 71,9 mila residenti) in cui si voterà per il nuovo sindaco.
Il 20 e il 21 settembre si recheranno ai seggi anche i cittadini di Ballabio, dove è già sancita la sfida al femminile tra il sindaco uscente Alessandra Consonni e l’avversaria Manuela Deon.
Elezioni anche a Calco dove sembra certa la ricandidatura dell’attuale primo cittadino Stefano Motta che attende di conoscere il proprio sfidante, lo stesso succede a Mandello dove Riccardo Fasoli tenterà il ‘bis’.
A La Valletta ha rotto gli indugi l’ex sindaco di Rovagnate, Marco Panzeri con una lista civica.
Si vota anche ad Esino, oggi amministrata dal sindaco Pietro Pensa, e a Sueglio dove il municipio lo scorso anno è stato commissariato dalla Prefettura a seguito delle dimissioni del primo cittadino Simona Monica Cantini.
Si vota anche per il taglio dei parlamentari
Il Consiglio dei Ministri, inoltre, ha convenuto sulle date del 20 e 21 settembre per l’indizione del referendum popolare confermativo relativo all’approvazione del testo della legge costituzionale recante “Modifiche agli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione in materia di riduzione del numero dei parlamentari”.