Finanziamenti MIUR, 5 Stelle: “Lecco non ha colto l’occasione”

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Massimo Riva (M5S)
Massimo Riva
Massimo Riva

LECCO – Contributi pluriennali per interventi di edilizia scolastica messi a disposizione del Ministero dell’Istruzione per gli enti locali che però Lecco non ha sfruttato: il Comune lecchese, infatti, non compare tra i richiedenti dei finanziamenti, il cui bando per accedervi scadeva lo scorso 31 ottobre.

Per questo motivo i Cinque Stelle lunedì sera, in Consiglio comunale, hanno presentato un’interrogazione al sindaco chiedendo i motivi che hanno spinto il Comune a non cogliere questa occasione.

“La Provincia – ha spiegato il consigliere ‘pentastellato’ Massimo Riva – si è attivata e rientra nella graduatoria per circa 2 milioni di euro di finanziamenti che verranno utilizzati per quattro istituti. Ci chiediamo quindi perché il Comune di Lecco non abbia partecipato e se sono oggi previsti progetti in ambito di edilizia scolastica. C’è ancora un milione di euro messi a disposizione dal Miur per il recupero di spazi comuni nelle scuole, ogni istituto potrebbe ottenere fino a un massimo di 50 mila euro e la scadenza è fissata il 10 dicembre. Intendiamo partecipare a questo bando?”

Dai banchi della Giunta ha risposto l’assessore Anna Mazzoleni, la quale ha spiegato che Lecco non aveva progetti esecutivi da presentare, per questo non ha partecipato.

“Non sono i mutui quello di cui abbiamo bisogno, ci sarebbe più utile utilizzare i soldi che già abbiamo in cassa e che sono vincolati, 15 milioni solo come fondo avanzo nel 2014 – ha spiegato l’assessore – Attendiamo di conoscere le aperture al patto di stabilità che saranno previste dal Governo nella legge finanziaria. Abbiamo comunque capito che è necessario avere progetti già pronti per poter sfruttare queste occasioni, è un cambio di passo considerevole rispetto al passato e ci arriveremo”.

Anche il consigliere Riva ha auspicato “una pianificazione a lungo termine degli interventi e un’azione decisa sul Governo e sul partito di maggioranza” per far ottenere agli enti locali maggiori spazi finanziari.