LECCO – Finanziamenti pubblici alle scuole paritarie? Da sempre il tema spacca la sinistra, così come è accaduto a Bologna con il PD che si è messo di traverso nei confronti del referendum consultivo, mobilitandosi per l’opzione “B”, ovvero per mantenere lo status quo del sistema scolastico pubblico e privato.
Una scelta fallimentare per il partito, vista la vittoria con il 59% delle preferenze che ha sancito la volontà dei bolognesi di eliminare il finanziamento del Comune alle scuole paritarie, anche la partecipazione alle consultazioni è stata sotto le aspettative (meno di un terzo degli aventi diritto).
Uno scenario che potrebbe ripetersi anche a Lecco, dove l’invito di Rifondazione Comunista di dare vita ad un comitato promotore è stato rifiutato dal PD provinciale: “Condividiamo la necessità di un approfondimento e di una sistemazione organica dell’intera materia. Riteniamo, tuttavia, che la questione debba essere affrontata con rigore e che si debba tenere conto, con realismo, della situazione contingente” è quanto ha risposto il segretario Ercole Redaelli.
“Eliminare il finanziamento pubblico alle scuole paritarie significherebbe, in molti casi, provocarne la chiusura o, in ogni caso, provocare l’aumento delle rette a carico delle famiglie – ha proseguito Redaelli – Riteniamo, invece, che si debba puntare al mantenimento e, possibilmente, all’ampliamento dei servizi e a non gravare ulteriormente sulle finanze delle famiglie”.