Fondi pubblici, Galli: “Resi i soldi per il matrimonio di mia figlia”

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Stefano Galli
Stefano Galli

LECCO – “Cari amici di Facebook, vi comunico che ho provveduto a rimborsare interamente a Regione Lombardia le spese sostenute per il ricevimento matrimoniale di mia figlia, che erroneamente erano state inserite nella mia personale lista dei rimborsi”.

A scrivere sul noto social network è il lecchese Stefano Galli, capogruppo della Lega Nord in Regione Lombardia e indagato dalla procura di Milano sull’inchiesta sul presunto utilizzo improprio dei fondi pubblici al Pirellone insieme ad altri 22 consiglieri. Tra le spese compiute dal capogruppo leghista finite sotto la lente d’ingrandimento dei magistrati ci sono infatti quei 6 mila euro che Galli avrebbe impiegato per il pranzo del matrimonio della figlia, festeggiato circa due anni fa.

“Mi rendo conto benissimo che si tratta nonostante tutto e nonostante la restituzione, di una macchia indelebile su più di 25 anni di politica – ha proseguito Galli – condotta sempre in maniera onesta e trasparente e che per questo episodio avrò pesanti ripercussioni. Chi mi conosce davvero sa che, se avessi voluto arricchirmi avrei accettato le centinaia di migliaia di euro che mi sono state offerte per influenzare appalti di pubblicità negli ospedali lombardi, un tentativo di corruzione che io avevo prontamente denunciato. Non avrei certo rischiato di rovinare la mia vita per 6.000 euro”.