LECCO – Un incontro pubblico per discutere sul nuovo Piano di Governo del Territorio e per mettere sul piatto idee e soluzioni utili alla definizione del tessuto urbanistico, produttivo, economico e sociale della città. Questo l’intento del confronto che si è tenuto nel tardo pomeriggio di ieri, martedì 4 dicembre, presso la Sala Conferenze di Confcommercio, promosso dall’associazione Forza Lecco in collaborazione con il Comune di Lecco.
È a partire dalle 17, quindi, che la sala di Palazzo Falck ha accolto amministratori, professionisti, associazioni di categoria e cittadini, tutti chiamati a offrire un proprio contributo al dibattito sul prossimo Pgt, che a breve verrà adottato dalla città. Un iter sicuramente lungo, quello che ha contraddistinto il nuovo Piano di Governo del Territorio, ma che stando a quanto affermato dallo stesso sindaco Virginio Brivio e dall’assessore alle Politiche del Territorio Martino Mazzoleni dovrebbe giungere presto a compimento. Presenti durante l’incontro, quindi, numerosi esponenti delle istituzioni e del mondo associativo, a partire, come detto, da sindaco e assessore e giungendo a rappresentanti di Confindustria, Confcommercio e Ance. Accanto a loro sul palco dell’auditorium anche Edoardo Croci, docente all’Università degli Studi di Milano e all’Università Bocconi ed ex Assessore del Comune di Milano, e Virginia Tentori, vice presidente di Forza Lecco. Un po’ defilata ma comunque presente, infine, anche l’ex ministro del Turismo Michela Vittoria Brambilla, che ha assistito agli interventi.
Ad aprire il pomeriggio è stato, quindi, il sindaco Brivio: “siamo ben consapevoli del ritardo con cui sarà finalmente adottato il nuovo Pgt e posso dire che le motivazioni sono state diverse. Da un lato questo lungo iter è conseguenza di una situazione pregressa, che ha visto prediligere una forte concentrazione a discapito della progettualità. Dall’altro abbiamo dovuto ridefinire alcune norme legate ad aspetti qualitativi, di recupero edilizio e di sostenibilità, cosa che ha fatto ritardare il tutto di oltre un anno dalla scadenza che il consiglio comunale aveva stabilito. Ora, però, la situazione si sta per sbloccare”. All’intervento di Brivio ha fatto eco quello di Mazzoleni, che ha illustrato ai presenti i punti cardine dell’ormai prossimo Pgt, volti a dare forma a una città “che non sia semplicemente satellite della metropoli milanese o quartiere dormitorio – ha affermato – e che possa investire sulla qualità della vita, puntando l’attenzione su aspetti quali la mobilità lenta o le aree verdi”.
Elementi, questi, su cui è tornato anche il professor Croci, che ha spiegato quelle che a suo parere sarebbero le scelte auspicabili per un Pgt moderno e in grado di garantire una buona qualità della vita. “Porto qui a Lecco – ha esordito – la mia doppia esperienza di assessore di Milano e di docente specializzato proprio in studio delle città e dello sviluppo sostenibile. Come si può, quindi, sviluppare i centri urbani mantenendo la vivibilità? Quali caratteristiche contraddistinguono le migliori città moderne? Innanzitutto credo che Lecco abbia dei buoni margini di miglioramento – ha spiegato – e che dovrebbe puntare la sua attenzione su un’unica linea comune, in grado di attirare investimenti e di definire meglio la vocazione della città. Mi viene in mente l’esempio di Pittsburgh, che da città industriale ha avuto la forza di trasformarsi drasticamente in polo culturale. Detto questo, penso che il Pgt di Lecco debba tenere conto del rapporto con il circondario, ossia Milano e la regione in generale, e debba investire sempre di più in politiche di mobilità che siano alternative all’automobile, cosa che è presente nei punti chiave illustrati dall’assessore. Altra grande linea di questo piano è, poi, la presenza di “verdi” e “blu”, ossia parchi urbani e spazi d’acqua come il lago. Mi permetto di dire a tal proposito che il lago rappresenta un’opportunità che non è mai stata sfruttata consapevolmente da questa città, tanto che oggi si potrebbe pensare – ha concluso – di investire nel trasporto pubblico su traghetti”.
In seguito sono saliti sul palco i rappresentanti delle associazioni di categoria, che hanno colto l’occasione per dialogare con gli amministratori e per dare un proprio contributo al dibattito.