In Comune. Rendiconto in ritardo, assessore e dirigente si difendono

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L'assessore Anna Mazzoleni e il dirigente Marco Sordelli
L’assessore Anna Mazzoleni e il dirigente Marco Sordelli

 

LECCO – La scadenza era fissata per legge al 30 aprile ma ancora oggi il rendiconto di gestione del Comune di Lecco, quel documento che riassume la situazione economica e patrimoniale dell’ente pubblico dell’anno trascorso, al Comune di Lecco è ancora lontano dalla sua approvazione.

Lunedì sera, l’apposita commissione convocata a Palazzo Bovara ha di fatto preso atto delle nomine dei tre revisori dei conti nominati dalla Prefettura (Stefano Previtali, Angelo Cisotto e Luigi Cogliati) ma l’opposizione, in particolare la Lega Nord attraverso il suo capogruppo Cinzia Bettega, ha preteso chiarimenti in merito ai ritardi sulla redazione della documentazione contabile.

“E’ una difficoltà di ordine tecnico, non politico- ha subito precisato l’assessore Anna Mazzoleni – il ritardo c’è ma è meno imponente di quanto si creda. Anche gli altri anni la scadenza non è stata rispettata, nel 2017 siamo arrivati ad approvare il rendiconto il 22 maggio, nel 2016 il 30 maggio”.

Quest’anno, però, ha fatto ben notare il consigliere di sinistra Alberto Anghileri, si rischia di arrivare a metà giugno. La trattazione dei residui e le novità introdotte lo scorso anno rispetto allo specchietto economico patrimoniale, ha spiegato l’assessore, avrebbero allungato i tempi nel redigere il documento.

A chiarire ancora di più la situazione è stato il dirigente Marco Sordelli, che nel febbraio dello scorso anno ha sostituito Marco Pecoroni alla guida dell’Area 2 di programmazione finanziaria del Comune: un “gap” importante da colmare dal punto di vista della normativa e personale non sufficiente per sorbirsi il carico di lavoro e concluderlo nei tempi di legge.

“Non possiamo mandare avanti dei documenti che non sono in linea con la normativa, ci sono delle necessità da colmare e questo implica il recupero di lavoro in più che in passato non si era riusciti a fare – ha spiegato il dirigente – c’è un numero di persone limitate che manda avanti la gestione, una funzionaria a tempo pieno ed una part time che devono fare un lavoro mostruoso per recuperare il pregresso, lavorando anche il sabato. Vi invito a prenderne atto – ha detto rivolgendosi ai consiglieri – fate tutte le vostre considerazioni politiche, ma questo lavoro è necessario e con le forze che abbiamo, questi sono i tempi”.