ABBADIA LARIANA – L’incarico a un legale per il recupero dei crediti dall’Aipa, la società cui dal 2014 è affidata la gestione delle soste a pagamento ad Abbadia Lariana, è stato al centro di un acceso dibattito in occasione della seduta di inizio ottobre del consiglio comunale.
A chiedere che l’argomento venisse iscritto all’ordine del giorno e portato in discussione era stato il gruppo di minoranza “Avanti Abbadia”, molto critico sulla gestione dell’intera vicenda.
“Temiamo ulteriori problematiche su questo fronte”, ha detto senza mezzi termini il capogruppo di opposizione, Mattia Micheli. Dal canto suo il collega di schieramento Gianluca Rusconi ha rimarcato che il contratto a suo tempo siglato con l’Aipa, la cui sede è a Milano, “era fatto bene ad eccezione della parte riguardante la fidejussione, stabilita in 7.000 euro quando invece avrebbe dovuto arrivare almeno a 20.000 euro”.
“Se così fosse stato – ha aggiunto – oggi avremmo potuto recuperare buona parte dei soldi che Aipa, che appunto non ha rispettato i tempi e i termini entro i quali versarci le somme incassate, deve ancora al nostro Comune”.
Dell’argomento si era parlato, sempre in sede consiliare, già al punto all’ordine del giorno relativo alle variazioni al bilancio di previsione del 2015, con l’assessore al Bilancio, Fulvio Salvoni, che aveva fatto peraltro rilevare l’andamento positivo di talune entrate, comprese quelle riferite ai parcheggi a pagamento.
“Nel 2014 Aipa ha effettuato i pagamenti regolarmente, anche se con ritardo – aveva detto l’assessore – mentre per l’anno in corso la stessa Aipa, che nel frattempo a inizio gennaio 2015, senza che noi sapessimo nulla, aveva affittato a un’altra società un ramo dell’azienda, non ci ha ancora versato le somme incassate tra aprile e giugno, corrispondenti a più di 22.000 euro”.
“In giugno è poi subentrata un’altra società ancora – aveva aggiunto Salvoni – che ci deve gli incassi di luglio e agosto, ma in questo caso il ritardo è dovuto a motivi tecnici”.
Ma ad Abbadia la gestione delle soste a pagamento e i provvedimenti conseguenti faranno con tutta probabilità discutere ancora. E non poco.