La Provincia approva il bilancio. “Un altro anno di emergenza”

Tempo di lettura: 3 minuti

 

LECCO – Salvate dagli italiani al referendum costituzionale che voleva abrogarle, le Province continuano a fatica la propria esistenza, tra carenza di risorse e funzioni da ridefinire, e così anche la Provincia di Lecco continua ad operare non con poche difficoltà, riuscendo comunque ad approvare i propri bilanci, seppur sfiorando “i limiti del dissesto finanziario”.

“Ancora un anno di emergenza, come succede a questo ente e alle province in genere dal 2015” ha sottolineato il consigliere Giuseppe Scaccabarozzi, presentando sabato mattina  il rendiconto della gestione economica 2017 e la proposta di bilancio per il 2018.

“Rimane uno squilibrio strutturale e rimangono le emergenze – ha proseguito – il taglio dei trasferimenti prima e l’aumento spropositato del contributo della finanza locale richiesto alle Province, sono alla base del clima di profonda incertezza che rende frustrante il lavoro dei dipendenti e l’attività degli amministratori che sono in evidente difficoltà nel dare risposte ai cittadini nell’erogazione dei servizi”.

Tagli che, negli anni recenti, “hanno inciso 12,9 milioni sul nostro ente” sottolinea Scaccabarozzi, nel frattempo la Provincia “ha restituito allo Stato, nel 2017 così come nel 2015 e nel 2016, quasi 20 milioni di euro su 39 milioni di spese correnti complessive. La criticità della situazione finanziaria ci ha costretto a presentare un bilancio in regime di emergenza, senza innovativi programmi di investimento e senza poter garantire un livello minimo di servizi per il territorio”.

Viabilità e scuole sono le funzioni principali su cui sono impegnate oggi le Province e proprio su questi due capitoli si sono assottigliate le risorse giunte da Roma nel 2017, circa 2,2 milioni di euro (erano 2,4 milioni nel 2016).

La questione strade, preoccupa: nel 2018, Villa Locatelli avrà a disposizione solo 900 mila euro da poter investire nella manutenzione, “urgenze comprese – fa sapere il presidente Flavio Polano – non possibile recuperare altri fondi, con questa somma dobbiamo riuscire rappezzare le buche, rifare i manti stradali pericolosi, sostituire guardrail, comprare materiali e attrezzature”.

Dal 2019 si potrà fare di più grazie ad un contributo statale straordinario di 1,8 milioni e altri 300 milioni annui per il periodo tra il 2019 e il 2023.

 

Ammontano invece a 2,2 milioni di euro le risorse a disposizione nel 2018 per le scuole secondarie, completamente finanziati dal Ministero, per interventi di riqualificazione di sei edifici scolastici (Gli istituti Agnesi di Merate, Parini di Lecco, Viganò di Merate, Grassi di Lecco, Fiocchi di Lecco, Bachelet di Oggiono)

Nel frattempo la Provincia ha ridotto ulteriormente le spese per il personale (-4,2 milioni di euro dal 2010) passando da 297 dipendenti agli attuali 175. A garantire il pareggio di bilancio nel 2017 sono, seppur ridotti. i trasferimenti statali e regionali, ma per il 2018 torna l’ipotesi di alienazione anche di Villa Locatelli, la sede della stessa Provincia, in piazza stazione, che, alla strega, consentirebbe di mantenere l’equilibrio finanziario dell’ente.

Una scelta contestata da Antonio Pasquini, consigliere di Libertà ed Autonomia. “Ancora una volta la Provincia è penalizzata dal riparto delle risorse a livello nazionale – ha spiegato – E’ un sistema di finanza che fa cadere sugli enti locali il disastro di non riuscire a contenere la spesa pubblica a livello centrale”. Dello stesso parere i consiglieri della Lega Nord che, insieme all’opposizione, hanno espresso un voto di astensione.