Lecco nel Consorzio Lario Laghi Minori tra dubbi e perplessità

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Anche il comune di Lecco, a partire dal prossimo gennaio, farà parte del Consorzio del Lario e dei Laghi Minori. Lo ha deciso il Consiglio comunale nella seduta di lunedì, non senza dubbi, perplessità e una vena polemica da parte delle minoranze.
Su tutti è spiccata l’osservazione della consigliere Angela Fortino (Pdl), che ha evidenziato: “Ma com’è possibile chiderci di votare l’adesione a un Consorzio del quale abbiamo espressamente chiesto in Commissione di avere il bilancio per saperne di più e di questo Bilancio non s’è vista nemmeno l’ombra. Chiediamo che la proposta di delibera venga rimandata alla prossima seduta, già in programma per domani, martedì”.

Critica che diventa difficile, al di là della bontà o meno di aderire al Consorzio, non condividere, visto che manco la massaia si appresta a fare la spesa senza prima aver fatto i “conti della serva”.

E mentre la richiesta di rinvio della Fortino è stata bocciata con apposita votazione, l’assessore alla partita, Martino Mazzoleni (PD), ha superato l’empasse del bilancio non consegnato con un laconico “ve lo faremo avere”; anche la presidente della Commissione  Elisa Corti (PD) ha dovuto dribblare in qualche modo la critica, aggiungendo: “Per poter entrare a far parte del Consorzio abbiamo tempo fino al 30 settembre, diversamente dovremmo aspettare un anno. E poi votare la delibera questa sera o aspettare domani non mi sembra ci sia questa grande differenza”. Peccatoche di mezzo ci stà un Bilancio societario.
Un accenno di risposta è però giunto dai banchi di Appello per Lecco per voce di Alberto Invernizzi che tra un “mi sembra” e un “dovrebbe essere” ha spiegato: “Il consiglio di Amministrazione non percepisce gettoni, mentre i consiglieri hanno un gettone di 16 euro. Se non erro ci sono 9 dipendenti più il direttore e il bilancio si aggira intorno ai 400mila euro”. Due invece sono le sedi del Consorzio: una a Varenna e una a Menaggio.
Quindi si è passati alle dichiarazioni con il consigliere Giulio de Capitani (Lega) che ha spiegato: “Già un senatore ha bollato il Consorzio come ‘inutile’, in più l’attuale sindaco di Bellagio Angelo Barindelli il cui comune adderisce al Consorzio ha espresso forti critiche. Serve una riflessione e un cambio di strategia’.

A sostegno dell’ingresso del Consorzio sono stati gli interventi del consigliere Andrea Frigerio (PD) e del capogruppo Pd Giorgio Buizza: entrambi sostenitori che l’ingresso al Consorzio porti a “vantaggi sia economici che di gestione del patrimonio demaniale lacuale attraverso la programmazione coordinata con gli altri Comuni lacuali degli interventi sul demanio lacuale finalizzati alla valorizzazione ambientale e turistica del territorio”.

Spostandoci sul piano dei numeri,  fino a oggi il Comune di Lecco attraverso il pagamento dei canoni di occupazione delle aree demaniali lacustri perceviva il 50% degli importi, l’altro 50% andava alla Regione, con l’ingresso al Consorzio la percentuale degli introiti si riduce al 30% e il 70% va al Consorzio. Tenengo conto anche dei pregressi, dal 2006 al 2009 il comune di Lecco ha introitato un’importo che si aggira intorno ai 2milioni e 6mila euro mentre tenendo conto degli ultimi due anni la cifra è stata di circa 650mila euro. Resta ora da capire se effettivamente l’ingresso nel Consorzio, nonostante la diminuzione degli introiti, porterà quei vantaggi auspicati alla maggioranza che si traduce in minori spese per la gestione del demanio e un “incremento di valorizzazione ambientale e turistica” declinata anche in chiave di navigabilità lacustre.