Caro Energia. Il commento del senatore lecchese Paolo Arrigoni (Lega)
“Aumenti spaventosi e drammatici, problema strutturato servono ulteriori stanziamenti”
LECCO / ROMA – “I dati comunicati da ARERA sugli aumenti di luce (+131%) e gas (+94%) del primo trimestre 2022 sul primo trimestre 2021 sono impietosi ed è estremamente preoccupante che, nonostante gli 8,5 miliardi stanziati dal Governo nel secondo semestre dello scorso anno per contenere i rincari delle bollette, riflettano soltanto la situazione che ha colpito una famiglia tipo nel mercato tutelato. Spaventosi e drammatici sono invece gli aumenti nel mercato all’ingrosso: cresciuti in un anno di 5 volte per il gas e di 4 volte per l’elettricità e che colpiscono le utenze nel mercato libero, soprattutto coloro che non si sono protetti con un contratto a termine a prezzo fisso”.
Lo sottolinea il senatore lecchese Paolo Arrigoni, responsabile del dipartimento Energia della Lega.
“Il caro energia, come ha sempre sostenuto la Lega, non è temporaneo ma ha caratteristiche strutturali, sta frenando la ripresa e aumentando i prezzi dei beni di consumo. Per questo è doveroso che Governo e Parlamento intervengano con ulteriori stanziamenti, nell’ordine di diversi miliardi, al fine di contenere le bollette di famiglie in affanno, Pubbliche Amministrazioni come i comuni, che non riescono a chiudere i bilanci di previsione, o gli ospedali, impianti sportivi (a partire dalle piscine) ed imprese con particolare riferimento alle energivore del settore manifatturiero. Servono però soprattutto azioni di sistema per rimuovere le vulnerabilità del nostro sistema energetico, in particolare la nostra elevata dipendenza energetica dall’estero o lo scarso mix energetico, in primo luogo estraendo più gas nazionale”.