Via Sassi non sicura, il trasloco degli uffici comunali si farà durante l’estate
Il municipio frazionato su sedi diverse. Stanziati 140 mila euro. Nel frattempo si attende il report del Poli sull’ex Banca Popolare
LECCO – Si compirà entro l’estate il trasloco degli uffici comunali dalla sede di via Sassi: lo ha fatto sapere il sindaco Mauro Gattinoni intervenendo in Consiglio comunale sollecitato sul tema dal centrodestra.
Il trasferimento si è imposto dopo che gli ultime indagini dei tecnici sulla staticità dell’edificio hanno dato evidenza di problemi tali da non consentire di dare l’agibilità ad una porzione dello stesso per oltre un anno.
Nello specifico, come già spiegato nei giorni scorsi (vedi articolo), dovranno cambiare sede i servizi istruzione, sport, ambiente e i servizi sociali. Resteranno al loro posto la Polizia Locale e la Protezione Civile, l’agibilità per quegli spazi è senza termine “purché puntellati” ha rimarcato il primo cittadino.
I servizi dei settori di istruzione, sport, ambiente troveranno nuova sede in via Tubi, “una soluzione a costo zero” ha fatto sapere il sindaco, in quanto quei locali sono stati acquisiti dal Comune come oneri di urbanizzazione per un intervento edilizio, mentre per i Servizi Sociali, che si sposteranno in via Marco d’Oggiono (negli spazio dell’ex provveditorato scolastico) sarà necessario il pagamento di un canone d’affitto alla Provincia e ad un privato. L’amministrazione ha stanziato 140 mila euro per sostenere i costi del trasloco.
Queste saranno le “nuove destinazioni provvisorie degli uffici per i prossimi tre anni – ha spiegato Gattinoni – il cronoprogramma prevede il trasferimento degli uffici nelle cinque settimane estive, con turnazione delle ferie dei dipendenti per impattare il meno possibile sulla quotidianità degli uffici”.
“Ci rendiamo conto – ha aggiunto Gattinoni – che a settembre avremo funzioni divise su sedi operative diverse (via Sassi, via Marco D’Oggiono, Villa Gomez, Centro Pertini, via Bovara) anche se la nostra idea è quella di creare un unica sede di accesso al pubblico, qui a Palazzo Bovara con l’Urp a piano terra”.
Il nuovo Comune? Poteva già essere pronto
Nel frattempo la futura sede del municipio non è ancora definita: si attende infatti la conclusione dello studio richiesto dall’amministrazione comunale al Politecnico che sta esaminando le tre ipotesi previste, ovvero quella dell’ex Banca Popolare di piazza Garibaldi, la precedente soluzione dell’ex università di via Marco d’Oggiono o la realizzazione di un edificio nuovo di zecca.
In attesa di un’unica grande sede comunale, si procederà dunque con lo ‘spezzatino’ degli uffici in più collocazioni. Una situazione evitabile se si fosse proseguiti spediti, senza ripensamenti, sul vecchio progetto di via Marco d’Oggiono? “Ritengo di sì -ha risposto il sindaco alla domanda del consigliere Simone Brigatti dell’opposizione – se si fosse avviato il cantiere da cronoprogramma entro giugno 2020 dalla precedente amministrazione. Cosa che non è avvenuta. Probabilmente entro la fine del 2022 si sarebbe concluso il cantiere”.