Il governatore lombardo Attilio Fontana fa il punto sulla situazione contagi
“Se i numeri non si invertono, il rischio è la zona rossa”.
MILANO / LECCO – “Stiamo peggiorando in tutti i parametri, la situazione va tenuta sotto controllo. Mi auguro che questi numeri si invertano”
E’ quanto ha detto questa mattina Attilio Fontana in un’intervista in diretta a SkyTg24. Il governatore lombardo ha sottolineato l’aumento repentino dell’indice RT che nei giorni scorsi si è alzato a 1,24 mettendo in bilico l’attribuzione della “zona arancione”, in vigore fino al 15 gennaio, che avrebbe potuto essere sostituita da misure più restrittive già da questi giorni
“Mi auguro che questi numeri si invertano – ha detto Fontana – Se non succede allora il rischio è la zona rossa”.
Se così fosse, anche la ripresa dell’attività in presenza nelle scuole superiori, già rimandata al 25 gennaio in Lombardia sarebbe messa di nuovo in discussione. “Siamo consapevoli dell’importanza delle lezioni in presenza” ha aggiunto il governatore, ma “l’improvviso peggioramento dei numeri ci ha costretto a cambiare opinione sulla riapertura”.
Numeri dei contagi in risalita
Ieri i tamponi risultati positivi al Covid in Lombardia hanno superato i 3,3 mila e nel lecchese hanno sfondato di nuovo quota cento dopo giorni di valori inferiori.
Solo qualche giorno fa, il 4 gennaio, erano 863 i nuovi casi Covid riscontrati sul territorio regionale, di cui 21 in provincia di Lecco.
La campagna di vaccinazione
Domenica, nelle strutture sanitarie della Lombardia sono state effettuate 10.328 vaccinazioni anti covid. Il dato complessivo lombardo sale quindi a oltre 68.828 somministrazioni dall’inizio della campagna. Il numero delle dosi utilizzate è ancora sotto la metà rispetto a quelle in dotazione ma per Fontana non c’è ritardo nelle vaccinazioni.
“Con il commissario Arcuri – ha detto il governatore a Sky Tg24 – abbiamo un accordo che prevede la fine del primo giro di vaccini entro il 28 gennaio, ed entro quella data lo finiremo”.