La coalizione che sostiene Gattinoni difende ancora una volta di mantenere il dialogo con gli elettori
“Forse per alcuni la campagna elettorale si riduce alla propaganda. Noi abbiamo aperto un dialogo progettuale che guarda al futuro”
LECCO – “Forse per alcuni la ‘campagna elettorale’ si riduce alla propaganda di partito, all’annuncio di rituali di ascolto tradendoli nel momento esatto in cui serve; in promesse da scolpire in grandi slogan a effetto, o furbizie comunicative per accaparrarsi l’ultimo voto. Ecco, questo noi non l’abbiamo fatto. Noi stiamo facendo tutto un altro lavoro, un dialogo progettuale, che è la palestra del futuro lavoro amministrativo”.
Così, indirettamente, Mauro Gattinoni e la coalizione di centrosinistra rispondono alla Lega e in particolare al consigliere comunale Cinzia Bettega che, alla richiesta del sindaco Brivio di risparmiare l’amministrazione comunale dalla campagna elettorale, aveva ricordato al sindaco come il candidato del centrosinistra fosse l’unico a non aver interrotto l’attività elettorale in questo periodo di emergenza sanitaria.
“Tutte le componenti che compongono la coalizione di centro-sinistra a sostegno della candidatura a sindaco di Mauro Gattinoni – spiegano dalla coalizione – hanno scelto di non rinunciare al dovere e alla responsabilità di tenere aperto un dialogo con la cittadinanza, per dare significato e contenuto a questi giorni, settimane e mesi di opportuna proroga dell’attuale amministrazione”.
“Un dialogo – proseguono – che ha assunto da subito tratti completamente inediti (videoconferenze, riunioni virtuali, attività sui social), un dialogo fatto di ascolto e proposta, che ci ha permesso di andare a fondo delle paure, dei problemi, ma anche delle speranze dei cittadini lecchesi, offrendo opportunità di confronto aperte che molti hanno voluto cogliere partecipando e portando il proprio contributo. Un dialogo che, per noi, rappresenta l’unico metodo grazie al quale avere la certezza del significato e dell’efficacia di proposte amministrative utili alla Città, perché ‘fare’ politica significa essere vicino ai bisogni quando questi si esprimono”.