La Lega provinciale torna a riunirsi in congresso, iscritti convocati per il voto.
Butti, già referente, eletto segretario: “Attenti all’ascolto del territorio” . Dalla base anche qualche malumore per la perdita di consensi
CALOLZIO – Erano nove anni che la Lega provinciale di Lecco non si riuniva in congresso: l’ultima volta si chiamava ancora “Lega Nord” e quello che si è svolto questa mattina a Calolzio è stato di fatto il primo congresso provinciale della Lega targata ‘Salvini’.
L’ultimo segretario in carica era stato il bellanese Flavio Nogara, eletto nel 2014 dopo un testa a testa contro lo sfidante Marco Benedetti, ex assessore provinciale. Il pareggio tra i due, l’anno prima, aveva costretto al commissariamento del partito che era stato traghettato al nuovo voto da Giulio De Capitani, già assessore regionale.
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Negli ultimi anni, il partito era stato coordinato dal lecchese Stefano Parolari, in qualità di commissario, e nel 2021 era arrivato l’incarico per il calolziese Daniele Butti come referente provinciale, in attesa del congresso odierno.
Unico candidato, Butti è stato eletto segretario provinciale con 174 su 194 voti degli iscritti convocati per l’appuntamento congressuale al Monastero del Lavello di Calolzio. Secondo i dati forniti dal partito, avrebbe quindi partecipato il 75% degli aventi diritto tra i tesserati della Lega.
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“L’alta affluenza nonostante fossi l’unico candidato è sicuramente un segnale importante e mi responsabilizza ancora di più – commenta il neo segretario – è una candidatura, la mia, frutto di un’espressione condivisa delle segreterie territoriali e nel mandato che mi è stato assegnato cercherò di mettere d’accordo tutte le anime della Lega, fare sì che il partito possa essere sempre più coeso, per essere il primo movimento sul territorio”.
‘Ascolto’ è la parola d’ordine di Butti: “In continuità con quanto fatto in questi ultimi due anni, proseguiremo con l’ascolto e l’attenzione ai temi posti dal territorio e dai nostri iscritti. Vogliamo un partito vivo”.
La fase congressuale
A tenere a ‘battesimo’ il congresso è stato l’onorevole erbese Eugenio Zoffili, insieme allo stesso Butti, Debora Piazza segretaria della sezione di Barzanò ed Eleonora Rigamonti del direttivo calolziese della Lega.
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E’ stato il sindaco di Calolzio Marco Ghezzi, in corsa proprio in queste settimane per la sua rielezione, a fare gli onori di casa. Presenti in sala, insieme ai militanti, gli esponenti di lungo corso del Carroccio lecchese e anche i nuovi ingressi, ai vertici delle istituzioni locali:
“La democrazia nei movimenti politici non è scontata. E’ quindi importante essere qui oggi ad esercitare il proprio diritto di voto all’interno del partito – è intervenuto Mauro Piazza, sottosegretario di Regione Lombardia, tra gli ultimi acquisti di casa Lega – devo ringraziare per l’accoglienza che mi è stata rivolta e Daniele Butti per il grande lavoro di ricucitura che ha saputo svolgere”.
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Piazza ha poi ricordato gli interventi del Governo in materia di lavoro “che danno risorse economiche a chi ne ha bisogno in questo momento. Regione Lombardia sta offrendo forte sostegno alle imprese con un piano da 250 milioni di euro che porterà nuova occupazione e crescita sui territorio”.
C’è poi il tema dell’autonomia che ha iniziato il suo iter parlamentare: “Oggi – ha rimarcato Piazza – ci sono tutte le condizioni per potarla a casa”.
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Tra i nuovi arrivi c’è anche Mattia Micheli ,vicepresidente della Provincia: “La Lega è l’unico movimento che ha saputo radicarsi sul territorio e rispondere alle esigenze dei cittadini e degli amministratori locali. Le opere che stiamo attendendo da tanti anni, in primis la Lecco-Bergamo, sono convinto ora le vedremo finalmente realizzate grazie al nostro segretario e ministro Matteo Salvini“.
Un movimento che si rinnova
“La Lega è un movimento che si rinnova e rilancia la sua politica – ha sottolineato l’ex senatore Paolo Arrigoni, oggi responsabile sul tema energia per il partito – in questo processo da Lega Nord a Lega Salvini ci sono mancati i momenti congressuali. Butti ha saputo fare un grande lavoro e la Lega ha dimostrato di avere successo quando fa gioco di squadra, sia a livello locale che regionale e nazionale”.
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Questi nove anni senza congressi sono stati “una lunga traversata nel deserto – ha rimarcato Giovanni Pasquini, segretario della Lega Brianza e Laghi – sosteniamo Daniele Butti perché vogliamo che la Lega si confermi come sindacato del territorio. Mi auguro che quanti negli anni hanno lasciato la nostra tessera, spero possano tornare con noi e riprendere il cammino interrotto”.
Pasquini ha ribadito poi come la riforma sull’autonomia “sia la nostra più grande battaglia da sempre” e ha ricordato Paolo Marazzi, giovane militante scomparso nel 2016 alla cui memoria è stata intitolata la sede di Lecco del partito.
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I malumori
Non solo lodi durante il congresso: tra i militanti intervenuti ci sono state alcune note di disappunto e di amarezza rispetto agli ultimi risultati ottenuti dal partito e anche nelle modalità di convocazione del congresso stesso.
“Dobbiamo chiederci perché abbiamo perso un milione di voti – è stato detto – al di la dell’exploit di Fratelli d’Italia, dobbiamo interrogarci su questo calo di consensi e tornare ad essere il motore della coalizione”.
C’è chi ha poi contestato la candidatura unica di Daniele Butti per la segretaria: “Abbiamo aspettato nove anni, potevamo attendere anche un mese di più e aprire un confronto democratico sulle candidature – è intervenuto Franco Lana, segretario della Lega di Merate – Così, il congresso si riduce ad una scelta obbligata, una pura formalità burocratica”.
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Il direttivo
Affiancheranno Daniele Butti nel nuovo direttivo della Lega: Marco Benedetti, Giovanni Pasquini, Flavio Nogara, Moreno Biffi, Felice Cesana, Ugo Parolo, Stefano Simonetti, Carlo Malugani, Roberto Ferrari e Carlo Piazza