Doppio anniversario in Provincia, per l’ente e per il suo primo presidente
Mario Anghileri omaggiato dai suoi successori per il suo ottantesimo compleanno
LECCO – Due importanti compleanni, il primo festeggiato con un anno di ritardo a causa dell’emergenza Covid, l’altro in anticipo di qualche giorno, a coronare il momento di grande rilevanza che si è svolto in apertura del consiglio provinciale di lunedì sera: i 25 anni dall’avvio della prima amministrazione della Provincia di Lecco e gli 80 anni di Mario Anghileri, primo presidente dell’ente.
Era il maggio del 1995 quando Anghileri, dopo il voto di ballottaggio, venne eletto alla guida di Villa Locatelli e poi riconfermato nel 1999, concludendo il suo secondo mandato nel 2004. Per omaggiarlo dei suoi 80 anni, che compirà mercoledì, in Sala Ticozzi lo hanno accolto tutti e cinque i suoi successori: Virginio Brivio (2004-2009), Daniele Nava (2009-2014), Stefano Simonetti (reggente giugno-ottobre 2014), Flavio Polano (2014-2018) e l’attuale presidente Claudio Usuelli (2018-2021).
“Esattamente in questo periodo del 1995 si stava discutendo del ballottaggio – ha ricordato Anghileri- la Provincia aveva una funzione di traino per il territorio ed era facile allora, si arrivava con entusiasmo da trent’anni di dibattiti e discussioni che ne hanno preceduto l’istituzione. Sembrava non sarebbe mai arrivata, invece ci siamo riusciti”.
Un quarto di secolo di vita politica che hanno trasformato l’ente provinciale, soprattutto con la recente riforma Delrio, che ne ha ridotto funzioni e capacità economica, senza mai scalfirne l’identità.
“Una delle caratteristiche del territorio di Lecco è quello della concretezza, la capacità di stare assieme pur nelle diverse appartenenze politiche, c’era unità di intenti negli sforzi e negli obiettivi da perseguire – ha aggiunto Anghilieri – Non ho condiviso la riforma che ha così gravemente sanzionato le province, senza una vera ragione ma sull’onda del sentire trasmesso dai mass media nazionali. Ma ce la farete – ha detto rivolgendosi agli amministratori in sala – Il tempo darà ragione ad una realtà che esiste concretamente. La provincia tornerà ad essere quello che era”.
Un percorso che, ha sottolineato l’attuale presidente Usuelli, “stiamo portando avanti, ed è stato fatto un grosso sforzo politico per tornare ad essere un punto di riferimento per i Comuni e per i cittadini. La Provincia, dopo un primo smarrimento dovuto alla legge Delrio, deve tornare ad avere un ruolo da protagonista e noi ce la stiamo mettendo tutta”.
Anghileri è stato omaggiato con una pergamena “per aver costruito il nuovo ente su solide fondamenta – recita il messaggio a lui dedicato – affermando e valorizzando l’identità del territorio lecchese”.
“Se c’è questa possibilità di riscatto per la Provincia di Lecco è proprio grazie alle solide radici che questo ente ha saputo mettere nel territorio” ha spiegato Virginio Brivio, e grazie ad “uno spirito di collaborazione d’altri tempi – ha sottolineato Daniele Nava – una visione demagogica ha poi voluto fingere che le province fossero enti inutili, salvo poi scontrarsi con i fatti”.
“Una scommessa che è stata vinta – ha commentato Stefano Simonetti – la Provincia di Lecco ha saputo dimostrarsi un ente utile per il cittadino”.
Una provincia “che c’era, c’è oggi e ci sarà in futuro – è intervenuto Flavio Polano – perché il nostro territorio è coeso ed è fatto da amministratori con tanta buona volontà. Fa parte del nostro DNA, la concretezza e la voglia di lavorare”.