L’addio del presidente del consiglio, il sindaco: “La ringraziamo per il suo impegno per la città”
“La tenuta della maggioranza non è in dubbio, innegabile che ci sia un momento di riflessione interna. Sui tempi – riguardo al nuovo municipio – mi assumo la responsabilità”
LECCO – “Francesca mi ha comunicato questa mattina di persona la sua scelta. Me lo ha comunicato con rammarico, io stesso non mi aspettavo questa uscita di scena”. Così il sindaco Mauro Gattinoni sulle dimissioni del presidente del Consiglio Comunale Francesca Bonacina, volto del PD cittadino nonché ex vicesindaco e assessore della passata giunta di Virginio Brivio.
Una rinuncia ai propri incarichi consiliari arrivata all’indomani del voto sulla messa in vendita dell’ex politecnico, quindi con la messa in discussione del percorso intrapreso dalla precedente amministrazione che aveva designato quello stabile ad ospitare la nuova sede municipio (vedi articolo).
“Abbiamo avuto colloquio molto intenso con Francesca, nel quale ha evidenziato con grande passione l’attaccamento avuto nei confronti della città in questi anni. Lei dice che al momento, anche per il ruolo e le responsabilità che il suo incarico rappresenta, non si sente di proseguire in questa esperienza – ha detto Gattinoni – Esprimo da parte mia e da parte dei capigruppo il ringraziamento autentico a Francesca per quanto fatto e l’equilibrio avuto, per la caratura umana e per il tatto personale che ha sempre dimostrato fino all’ultimo nelle sue scelte, nel cercare sempre del bene della città”
Le dimissioni di Bonacina sono un segnale forte per la coalizione di centrosinistra e probabilmente sulla necessità di un maggiore dialogo all’interno della compagine di governo
“Se ne darà, nei prossimi giorni, una lettura politica di questo episodio – dice il sindaco – La tenuta della maggioranza non è in dubbio, questo è evidente, che ci sia un momento di riflessione di una componente della maggioranza, ovvero del PD, è innegabile. Questo elemento forse fa chiarezza anche in alcune scelte di maggioranza, di partito, di coalizione che forse erano andate sotto traccia e non erano mai state esplicitate fino in fondo”.
Una frattura arrivata nella seduta per l’alienazione di via Marco d’Oggiono, una decisione messa ai voti in poco meno di due settimane e sulla quale da più parti era stato chiesto un approfondimento.
“Sui tempi me ne assumo la responsabilità – dichiara Gattinoni – abbiamo delle tempistiche dovute ai bandi e al PNRR che usciranno tra fine anno e inizio 2022 che esigono delle decisioni prese in tempi rapidi, questo può apparire come un difetto di democrazia o un difetto di consultazione e me ne scuso se c’è questa apparenza, ma tutto è finalizzato a voler cogliere le opportunità che si presenteranno. Abbiamo aperto un’ipotesi che stiamo valutando, non abbiamo detto che andremo via da via Marco d’Oggiono. Stiamo verificando se ci sono altre condizioni, ma se non sono congrue per motivi di tempo o altro è chiaro che con la massima trasparenza e onesta, rivaluteremo il tutto”