La lettera di Appello per Lecco sulla manifestazione annunciata davanti all’Airoldi e Muzzi
“Auspichiamo non vengano consenti assembramenti. Serve più fiducia nelle istituzioni e riservatezza nel rispetto del sig. Gilardi”
LECCO – “Vi assicuriamo è la verità l’hanno detto anche alla televisione!”. Questa frase riecheggia molto bene lo stato confusionale che si manifesta ogni qualvolta vengono mandati in onda servizi d’inchiesta televisivi che vengono presi per “oro colato” da una parte della cittadinanza.
E non c’è verso di rivendicare una analisi più approfondita : “l’hanno detto nel programma delle Iene quindi é vero!”. La vicenda di Carlo Gilardi meriterebbe il massimo di riservatezza nel rispetto di una persona generosa, ma vulnerabile.
Ma si preferisce stuzzicare, in maniera emozionale, gli istinti della pancia della gente inscenando una trama degna di un thriller . Quello che l’amministratore di sostegno, il Tribunale, l’RSA ” Airoldi e Muzzi” e le varie Autorità stanno facendo é a tutela del professore non contro. In questa vicenda si può anche gridare allo scandalo, al diritto sacrosanto alla libertà individuale, ma non crediamo che così si stia facendo l’interesse vero del Sig. GIlardi.
Quante situazioni di questo genere ci sono in Italia? Persone che hanno bisogno di essere seguiti da un amministratore di sostegno, dai servizi sociali, dalle Autorità competenti ogni giorno per non finire in una spirale di inganni, truffe e violenze psicologiche. Apprendiamo che sabato qualcuno ha deciso di promuovere una manifestazione per ” liberare subito Carlo”.
Ci auguriamo che il Comune , la Prefettura e la Questura non acconsentano ad assembramenti di questo genere e neghino qualsiasi autorizzazione alla manifestazione. La priorità è la tutela del professore e non certo dare altro materiale giornalistico alle “Iene” che possono tranquillamente, se vogliono, svolgere il loro lavoro d’inchiesta e di approfondimento senza particolari problemi.
In piena pandemia non è proprio il caso di promuovere una manifestazione per una supposta e non comprovata violazione di un diritto personale che tutte le Autorità, dal Sindaco del paese, al Tribunale, dall’RSA all’amministratore di sostegno negano esserci.
Appello per Lecco crede che su questa vicenda debba saggiamente diminuire la tensione popolare principalmente per il bene del prof. Gilardi. Un po’ di fiducia nelle Istituzioni, ogni tanto, non guasterebbe perché ognuno di noi potrebbe un giorno avere un proprio caro nelle condizioni di dover ricorrere a tutela per non subire soprusi e mortificazioni”
Corrado Valsecchi Gaia Bolognini
Capogruppo Appello per Lecco Portavoce Appello per Lecco