Medici di base, Fragomeli (PD): “Esterrefatto dalla risposta dell’Asst”

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Gianmario Fragomeli
Gianmario Fragomeli

“Stando ai numeri dell’assessorato regionale, sono diciassette gli “ambiti carenti”, ovvero in cui mancano dei medici titolari” dichiara il consigliere regionale

LECCO – “Sono esterrefatto dalla risposta dell’Asst sui medici di base, prima di tutto perché contraddice, o almeno ci prova, la nota che ho in mano firmata dal direttore generale della sanità Lombarda, dottor Marco Cozzoli”, dice il consigliere regionale del Partito Democratico Gian Mario Fragomeli in risposta alla replica dell’Asst, diffusa dopo la denuncia della grave mancanza di medici di base sul territorio lecchese.

“Chi risponde alla mia denuncia? – continua il consigliere regionale – Non si sa. Quando l’assessore Bertolaso dichiarava che la sanità lombarda è all’anarchia evidentemente sapeva quello che diceva. Ma veniamo ai fatti. Il 19 marzo scorso ho posto tre semplici domande alla direzione generale welfare di Regione Lombardia, ossia quanti ambiti della provincia di Lecco risultavano privi di medico di medicina generale al 15 marzo, qual era la media di assistiti per medico e quanti professionisti sarebbero andati in pensione nelle annualità 2024, 2025 e 2026. Tre mesi dopo ho ricevuto risposte chiare che ho riportato nella mia denuncia, facendo calcoli semplici, quasi banali. Stando ai numeri dell’assessorato regionale, sono diciassette gli “ambiti carenti”, ovvero in cui mancano dei medici titolari. Moltiplicando gli assistiti di ogni medico, che sono mediamente millecinquecento, per diciassette è presto fatta la stima di venticinquemila pazienti senza assistenza. Io credo fermamente che i lecchesi debbano sapere come stanno le cose e abbiano il diritto di avere soluzione ai loro problemi. Ora leggo che l’Asst, o meglio, qualche suo ufficio – chi sarà poi il dirigente o funzionario che si prende la briga di smentire il direttore generale della sanità lombarda? – dichiara che i cittadini lecchesi senza medico di base sarebbero solo 536. Allora io chiedo, chi dice la verità tra la direzione generale della sanità lombarda e l’Asst? Beninteso, parliamo di medico di medicina generale regolarmente assegnato, non le assegnazioni temporanee, che sono operazioni tampone molto scomode per i cittadini, soprattutto quelli che ne hanno più bisogno. Ribadisco che sono esterrefatto e che intendo andare a fondo della vicenda.”