Mozione della Lega contro il blocco UE dei Diesel approvata

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La protesta della Lega in Regione
La protesta della Lega in Regione

Approvata oggi la mozione del gruppo Lega per bloccare le restrizioni europee previste dal 1° ottobre 2025

La richiesta è quella di un tavolo tecnico col Governo per valutare soluzioni alternative e più sostenibili

MILANO – Il Consiglio Regionale della Lombardia ha approvato una mozione che potrebbe cambiare le carte in tavola nella partita, tutta politica e ambientale, sul futuro dei veicoli Diesel Euro 5. La proposta, avanzata e sottoscritta dal gruppo consiliare della Lega, punta il dito contro le restrizioni imposte dall’Unione Europea e previste dal prossimo 1° ottobre nelle principali città della Pianura Padana.

La notizia arriva da Milano, dove nella giornata di oggi, martedì, l’aula ha votato a favore dell’iniziativa leghista, che chiede formalmente al Governo di aprire un tavolo tecnico e politico con le Regioni coinvolte nell’Accordo di Bacino Padano e il Ministero dell’Ambiente. Obiettivo: individuare misure alternative al blocco dei Diesel Euro 5, ritenuto troppo penalizzante per famiglie e imprese.

“Ritengo fondamentale un confronto istituzionale costruttivo per garantire una transizione ecologica sostenibile”, ha dichiarato il consigliere regionale della Lega, Mauro Piazza, tra i primi firmatari della mozione. Il suo intervento in aula ha raccolto consensi tra le fila del centrodestra, mentre l’opposizione è apparsa più cauta.

mauro piazza
Mauro Piazza

Nel testo approvato si sottolinea come le attuali normative europee sulla qualità dell’aria, pur mosse da finalità ambientali condivisibili, rischino di tradursi in un “peso insostenibile” per il tessuto produttivo locale. “La transizione ecologica non può diventare un peso – ha ribadito Piazza – ma deve essere un percorso condiviso, graduale e concreto”.

La mozione chiede esplicitamente di tenere conto delle “peculiarità territoriali, economiche, sociali, ambientali e morfologiche” della Lombardia, una regione dove il diesel resta per molti ancora una scelta obbligata, soprattutto in ambito lavorativo.

Al centro del dibattito, quindi, non solo la tutela dell’ambiente, ma anche la tenuta del sistema economico locale e la possibilità concreta, per molti automobilisti, di sostituire un veicolo ancora recente senza sostegni pubblici adeguati. “È necessario trovare soluzioni che tutelino l’ambiente – ha aggiunto il consigliere leghista – senza imporre misure che gravino eccessivamente su cittadini e imprese. Con questa mozione, chiediamo al Governo di valutare alternative concrete, promuovendo politiche ambientali efficaci senza sacrificare il tessuto produttivo e la mobilità delle persone, ponendo fine alle follie green che l’Europa vuole imporci”.

Toni netti, quelli usati dalla Lega, che su questo fronte ha scelto una linea chiara, giocando la carta del pragmatismo e delle esigenze della vita quotidiana. Resta ora da capire quale sarà la risposta del Governo e se davvero si aprirà un dialogo su scala nazionale, mentre il conto alla rovescia verso il blocco dei Diesel Euro 5 corre veloce.